“Mercato immobiliare e turismo, provincia di Latina in ripresa ma occorre una promozione più efficace”

Stefano Vertice

Qualche segnale positivo in una situazione economica altalenante: questa l’analisi del 2016 pontino nell’ambito del mercato immobiliare turistico da parte della Fiaip di Latina. “In generale si nota una situazione stagnante a causa di una pressione fiscale abnorme per le seconde case – dichiara il presidente provinciale Fiaip, Santino Nardi -, ma si registrano timidi segnali di ripresa, che non sono però omogenei su tutto il territorio nazionale. Nella nostra provincia tuttavia il comparto ha resistito, anzi ha rialzato la testa nonostante il ricordato aggravio della tassazione: la percentuale di compravendite e locazioni che ha interessato questa tipologia abitativa è rimasta abbastanza stabile nel tempo, e una ritrovata domanda negli ultimi mesi è stata favorita anche da un calo dei prezzi in media del 10% rispetto al 2015”.

Dai risultati diffusi dall’Istat emerge infatti un mercato turistico pontino che ha fatto segnare un +7,9 % rispetto allo stesso periodo di un anno fa, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico in collaborazione con la società di studi economici Nomisma. È agosto, anche quest’anno, il mese più gettonato in assoluto, per giunta in ulteriore consolidamento: il 67,7% (rispetto al 60,9% del 2015) di chi prende una casa vacanza ha scelto proprio questo mese per il proprio periodo di ferie. Segue luglio col 14,4% (rispetto al 13,6% del 2015); settembre vedrà il 9,2% della domanda rispetto al 10,8% del 2015, mentre giugno ha raccolto appena il 6,4% della domanda rispetto al 12,3% del 2015, con una flessione in gran parte determinata dalle condizioni meteorologiche.

A Stefano Vertice, titolare a Fondi dell’omonima Agenzia associata Fiaip il compito di circostanziare al meglio il segmento pontino. “Nella nostra zona i prezzi medi di locazione vanno dai 1.000 euro/mese per il mese di giugno, prendendo in considerazione un bilocale in discrete condizioni ad una distanza congrua dal mare, per arrivare ai 2.000 di luglio sino al picco di 3.500 in agosto, per poi tornare sui 1.500 per settembre. In caso di spacchettamento per settimane, caso sempre più frequente in quanto difficilmente il cliente occupa per l’intero mese, è da prevedersi un aumento del 20% proporzionale al periodo prenotato. Spadroneggia il last minute –  continua Vertice -: solo gli immobili di grande pregio vengono fermati con largo anticipo mentre la gran parte i clienti telefonano a stretto ridosso del loro periodo di ferie, contando di strappare un consistente sconto-invenduto che può produrre una riduzione anche del 30%”.

E la tipologia della clientela? Vertice non ha dubbi: il grosso è ancora riferibile al triangolo Roma-Napoli-Frosinone, aree raggiungibili nel giro di un’ora o poco più. Torna però a farsi sentire l’interesse degli stranieri, soprattutto dal Nord Est dell’Europa. La Germania fa la parte del leone: arriva da lì infatti il 29% delle prenotazioni effettuate dagli stranieri. Nella speciale classifica seguono le prenotazioni provenienti da Francia (19%) e Svizzera (14%). Più staccati Paesi Bassi, Gran Bretagna (entrambe raccolgono il 5% del totale), Belgio (4%), Spagna (3%) e Stati Uniti, Polonia e Russia.

“È probabilmente la sempre maggior dimestichezza che gli italiani hanno con le lingue straniere a favorire la crescita del segmento – commenta il presidente Nardi -, le nuove tecnologie hanno fatto sì che la vetrina si sposti sui portali specializzati che con facilità arrivano anche nelle case dei paesi più lontani. I numeri non sono da capogiro, è ovvio che la ripresa è ancora lenta, non potrebbe essere altrimenti dopo una lunga crisi del settore che ha fatto perdere anche tantissimi posti di lavoro nell’immobiliare, ma i segnali sono inequivocabilmente positivi”.

Suggerimenti per spingere ulteriormente in alto il mercato? È nuovamente Vertice a proporre: “Le Istituzioni potrebbero aiutarci molto promuovendo meglio il nostro brand, ‘Lazio’, che è abbastanza sconosciuto. Mi spiego meglio: quando negli annunci evidenziamo la nostra vicinanza con Roma raccogliamo subito interesse. Un’ora da Fiumicino e dal Colosseo – argomenta l’agente fondano – per turisti abituati a macinare migliaia di chilometri per raggiungere il mare sono una bazzecola. Roma è il marchio vincente, la Regione è invece abbastanza sconosciuta come marchio, salvo forse Sperlonga o Circeo. Poi magari i turisti vengono col passaparola, perché il nostro mare è bellissimo. Ma occorrerebbe un’azione promozionale più incisiva”.