Terracina, bambini nella scuola-cantiere: genitori preoccupati

La scuola Elisabetta Fiorini

L’aggiudicazione della gara d’appalto per i lavori di messa a norma della scuola “Elisabetta Fiorini” di Terracina risale a dicembre 2015, ma il cantiere è in procinto di essere aperto a breve proprio quando sta per iniziare il nuovo anno scolastico. Il ritardo nella tabella di marcia comporterà il “trasloco” dei bambini dell’infanzia presso la scuola “Francesco Lama”, mentre quelli delle elementari resteranno presso il plesso di via Roma ma si sposteranno da un piano all’altro a seconda di dove verranno effettuati, di volta in volta, i lavori. Sono queste le notizie giunte ai genitori.

Le opere programmate, affidate al gruppo Sapa di Caivano, per un importo che sfiora i 900mila euro, riguardano il miglioramento sismico, l’adeguamento impianti, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico. Si tratta di lavori importanti da ultimare in tre mesi, salvo imprevisti. Insomma, nella migliore delle ipotesi la scuola “Elisabetta Fiorini” dovrebbe tornare a nuova vita per le festività natalizie, ad un anno dall’aggiudicazione della gara.

Tre mesi di passione per i bambini “coinvolti” nel cantiere, tre mesi di apprensione per i loro genitori. Ci si domanda come mai per le elementari della “Elisabetta Fiorini” non si sia trovata una soluzione simile a quella adottata per l’infanzia della stessa scuola, ovvero il trasloco momentaneo delle classi in altra struttura. Gruppi di genitori hanno lamentato la circostanza di affidare i propri figli in una scuola-cantiere potenzialmente pericolosa, ricevendo dalla dirigenza scolastica rassicurazioni sulla separazione dei percorsi e degli ambienti riservati ai bambini da quelli interessati dai lavori. Ambienti e percorsi che saranno opportunatamente modificati con l’avanzamento delle opere.  Tutto risolto? Macché.

Le rassicurazioni non sembrano convincere e coloro i quali si sono rivolti al corpo insegnanti sperando in una condivisione delle preoccupazioni per una soluzione alternativa si sono trovati davanti a un muro invalicabile. Alla scuola Fiorini sembra proprio che l’apertura di un cantiere per la realizzazione di opere da 900mila euro non possa comportare alcun disagio e che le preoccupazioni dei genitori siano del tutto immotivate. Per i genitori non si tratta di fare polemiche ma di accendere i riflettori su una questione di sicurezza.

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