Aprilia, politica al vetriolo. Porcelli: “Terra non pubblica i nomi dei suoi finanziatori, si dimetta”

Uno dei manifesti affissi in città

Il consigliere comunale della Lista Primavera Apriliana, Carmen Porcelli, ha presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta presso la sua sede operativa, la nuova campagna sulla trasparenza amministrativa di cui la scorsa estate aveva già annunciato i contenuti attraverso una lettera pubblica al sindaco Terra affinché si facesse chiarezza sui finanziatori della sua campagna elettorale. Da oggi sono stati affissi su spazi pubblicitari a pagamento manifesti che chiedono al sindaco di dimettersi.

“A quarantasette giorni di distanza dalla lettera nella quale chiedevo al sindaco di Aprilia, Antonio Terra, di chiarire alcuni aspetti relativi al finanziamento ricevuto per la sua elezione nell’ultima campagna elettorale – ha spiegato Porcelli -, non ho ricevuto alcuna risposta in merito alle delucidazioni che il sindaco stesso, nel corso del consiglio comunale del 28 luglio scorso, aveva assicurato avrebbe fornito. Il sindaco ha reso pubblico il suo rendiconto economico (cosa che del resto hanno fatto tutti i candidati sindaco alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del 27 e 28 maggio 2013 appena subito dopo le elezioni) eppure continua a coprire, oltre ai nomi, anche le cifre e il totale dei finanziamenti ricevuti.  Stiamo parlando di questioni importanti per la nostra città e sulle quali coloro che oggi amministrano Aprilia hanno costruito la loro fortuna politica: che tipo di relazione esiste tra il potere economico e il potere politico ad Aprilia? Attraverso quali vie questi due poteri interagiscono?  Quali sono i risultati che essi perseguono? Chi è che finanzia le campagne elettorali, chi sostiene o contribuisce, anche solo in parte, all’elezione di un candidato di una lista? E cosa ne riceve in cambio dall’elezione? Credo che un sindaco che si è presentato agli elettori sostenendo di essere diverso da chi lo ha preceduto, di essere cioè libero da condizionamenti, di essere distante da i poteri locali e della politica romana avrebbe dovuto essere conseguenziale. Se non è così, se il sindaco non è nelle condizioni di poter rendere noti i suoi finanziatori, allora non gli resta che dimettersi perché se continua a non farlo vuol dire che ha qualcosa da nascondere”.

Porcelli precisa di aver prenotato gli spazi dieci giorni fa e provveduto a pagare il corrispettivo per l’affissione, pari a 62 euro. Per l’affissione si è dovuto però attendere dopo le 13 di oggi: “Fino alle 12 niente – ha poi reclamato Porcelli nel pomeriggio -, mi risulta da fonti vicine al Comune che sarebbe stato interpellato un legale per impedire l’affissione dei miei manifesti”. Ad ogni buon conto è partita oggi la nuova campagna sulla trasparenza con invito al sindaco di rassegnare le dimissioni per la reiterata copertura sugli sponsor elettorali.

“Ho riascoltato più volte il contenuto delle dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale dal sindaco – ha detto in conferenza stampa il consigliere Carmen Porcelli – e tralasciando le contraddizioni forti emerse dalla sua esposizione confusionaria, ovvero ha prima sostenuto di essere venuto a conoscenza della rendicontazione economica appena due mesi prima (quando cioè gli era giunta la richiesta da parte della Corte di Appello di Roma di fornire la documentazione relativa alle spese sostenute e ai contributi ricevuti) per poi  ricordare che non avevo  scoperto nulla (perché ho scoperto qualcosa allora?) poiché i dati erano stati pubblicati tre anni prima sul sito: dunque, se così fosse, perché non pubblicare la rendicontazione completa e dimostrare la sua tranquillità? Nessuno ha accusato il sindaco di aver ricevuto più di quando dichiarato, gli è solo stato chiesto se tra i finanziamenti dichiarati ci sono quote superiori ai cinquemila euro da parte di un solo imprenditore che è cosa ben diversa e chi sono gli imprenditori che hanno devoluto quelle cifre”.

“Se il sindaco, per coprire una situazione imbarazzante, avesse sostenuto una bugia sarebbe chiaro a tutti che dovrebbe, a quel punto, rassegnare le dimissioni, poiché non sarebbe più evidente e garantita la sua libertà di azione nella amministrazione della città. Proprio per dissipare dubbi ed illazioni – ha infine chiuso il consigliere Porcelli –  avevo chiesto al sindaco Terra, pubblicamente, di chiarire l’entità dei finanziamenti ricevuti in campagna elettorale. Finora non l’ha fatto e invito i cittadini di Aprilia, tra questi anche coloro che lo hanno sostenuto consentendone la elezione, a chiedersi come mai il sindaco non è nelle condizioni di dire quali imprenditori hanno foraggiato la sua campagna elettorale”.