Aprilia, nuovi scossoni: Moscardelli contro squadristi e clave mediatiche, Altissimi contro un sistema politico-affaristico

Claudio Moscardelli e Fabio Altissimi

Sono ormai lontani i giorni dell’inaugurazione della nuova linea di trattamento biologico della Rida Ambiente di Aprilia. Al taglio del nastro di settembre 2013 non c’era soltanto il sindaco di Aprilia eletto pochi mesi primi, sponsorizzato dalla stessa società, ma anche di Latina, Cisterna, Terracina e Rocca Massima nonché gli onorevoli Giorgia Meloni e Pasquale Maietta. Un clima sereno di fronte al nuovo impianto per il trattamento di 410 tonnellate di rifiuti. “Elemento innovativo – spiegava Fabio Altissimi presidente della Rida Ambiente – è la scelta di bioessiccare tutto il rifiuto in entrata anziché solo lo scarto da destinare in discarica”. In tre anni, tutto sembra essere cambiato. A Terracina solo pochi mesi fa, nel bel mezzo di un’infuocata campagna elettorale, il candidato sindaco di Forza Italia Gianluca Corradini ha infilato il dito in un vecchia piaga legata alla “vicinanza” del suo antagonista Nicola Procaccini alla Rida Ambiente finendo querelato. Ad Aprilia il progetto della Paguro per una maxi discarica a La Gogna, utile alla Rida, è stato così dirompente da innescare quasi una rivolta popolare e chi si è messo di traverso al nuovo invaso è rimasto folgorato. La macchina del fango ha colpito Terra, reo di aver avuto un contributo di 10mila euro dalla Rida per il finanziamento della sua campagna elettorale, mentre il capogruppo del Pd Vincenzo Giovannini si è trovato al centro di uno sfogo sopra le righe da parte di Altissimi. E nel mentre la triangolazione tra il consigliere Carmen Porcelli che ha spinto il sindaco a tirare fuori le carte delle sue sponsorizzazioni elettorali, il sindaco Terra e l’ex assessore Antonio Chiusolo che si accusano a vicenda di aver tenuto nascosto il contributo di Altissimi, in casa del Pd si fa quadrato attorno agli attacchi contro Giovannini.

Moscardelli: squadristi in azione, è ora che lo Stato faccia luce

“Da quando sono impegnato in politica, ossia dal liceo – sbotta il senatore democratico Claudio Moscardelli, della commissione parlamentare Antimafia -, non mi sono mai lasciato intimidire dagli squadristi, dagli avvertimenti di stampo mafioso o dall’uso delle clave mediatiche. Venendo ai nostri giorni la vicenda di Aprilia e gli attacchi vergognosi nei confronti del capogruppo del Pd e vicesegretario provinciale del Pd Vincenzo Giovannini debbono trovare adeguata risposta. Se sono autentiche le intercettazioni pubblicate non possono rimanere senza risposta in tutte le sedi. Il signor Altissimi utilizzerebbe metodi inqualificabili come proporre al sindaco Terra di mandare i suoi dipendenti per organizzare proteste in Consiglio comunale contro il consigliere del PD Vincenzo Giovannini dandogli del buffone corrotto perché si oppone all’apertura della discarica ad Aprilia, sempre se autentica l’intercettazione, salvo comunque usare manifesti come poco tempo fa per denigrare e delegittimare chi osa opporsi come Giovannini. Sono sconcertato per l’atteggiamento del sindaco di Aprilia Terra che non reagisce durante la telefonata e non sente l’esigenza di condannare l’offerta di organizzare proteste contro un consigliere e di esprimere solidarietà a Giovannini. Auspico che Terra intervenga nuovamente. Gli attacchi di Altissimi di oggi servono solo a spandere cortine fumogene per coprire il suo comportamento come emerge dalle intercettazioni. E’ ora che lo Stato faccia luce sui fatti e così sarà perché su Latina e Provincia lo Stato ha acceso i riflettori e non serviranno a nulla campagne mediatiche compiacenti per intimidire o disinformare”.

Altissimi: contro di noi fa squadra un sistema politico-affaristico

Immediata la replica di Altissimi. “Il Pd (partito delle discariche, quelle degli altri ovviamente) deve essere ormai alle strette e così negli ultimi giorni sono scesi in campo i pezzi da novanta o presunti tali. Al senatore Moscardelli – afferma Altissimi – ricordiamo che mentre, in quanto senatore e in quanto politico, deve sottoporsi alle critiche pubbliche anche più severe – e lui ne ha ricevute tante, da colleghi di maggioranza e di opposizione, dalla stampa, dalla satira politica (in diretta nazionale Crozza ha chiesto, tra le altre, anche le sue dimissioni) e, a quanto consta, anche dalla magistratura – non gli è consentito, in quanto esercita un potere pubblico e rappresenta la Nazione, di scagliare oscuri avvertimenti nei confronti di privati cittadini e imprenditori eventualmente non graditi. I quali cittadini e imprenditori, come il sottoscritto, non possono essere denigratoriamente apostrofati come ‘squadristi’ (semmai da anni siamo soli contro tutto il sistema politico-affaristico che, quello sì, ‘fa squadra’ contro di noi, contro i cittadini e contro l’ambiente), non hanno mai deviato un solo euro di denaro pubblico o privato dagli scopi previsti dalla legge e, a quanto mi risulta, neppure sono indagati per questa o per altre ragioni. Ci chiediamo se il senatore Moscardelli possa dire altrettanto”.