Aprilia, contributi elettorali: la maggioranza fa quadrato attorno al sindaco

Il tavolo della conferenza stampa indetta dal sindaco di Aprilia Antonio Terra

La posizione della maggioranza Terra era già ben chiara dopo la conferenza stampa del sindaco sui contributi elettorali, alla quale aveva preso parte tutta la giunta. Ora a prendere posizione attraverso una nota stampa sono anche i gruppi consiliari, che fanno quadrato attorno al sindaco, sposando la stessa tesi difensiva del primo cittadino: un complotto ordito da qualcuno interessato a gettare discredito sulle civiche per ragioni politiche. “La maggioranza- si legge nella lunga nota stampa- ha confermato la propria coesione e il proprio sostegno al primo cittadino, così come manifestato durante la recente conferenza stampa tenuta dallo stesso Sindaco e in cui tutti i gruppi consiliari erano presenti con propri rappresentanti. Allo stesso modo, dal vertice di maggioranza è stata manifestata la volontà unanime di convocare a stretto giro un Consiglio Comunale monotematico in cui il Sindaco renderà le Comunicazioni in merito ai contributi elettorali ricevuti durante la campagna elettorale delle Amministrative 2013. Ciò premesso, non si può tacere su questi teoremi che non hanno nulla di vero se non lo scopo di diffamare il Sindaco e la sua coalizione civica, utilizzando l’argomento dei finanziamenti elettorali, tanto caro ai partiti e che spesso hanno costituito motivo di arricchimento personale. Un vile teorema che accusa il Sindaco di sudditanza nei confronti di un imprenditore che ha contribuito alla sua campagna elettorale ma, guarda caso, in modo del tutto lecito e, soprattutto, tracciato con un regolare versamento nel conto corrente dedicato a tale scopo. Ma il dato oggettivo più importante per gli interessi della Città, e che risulta inconfutabile tanto da far sciogliere dette accuse come neve al sole, è rappresentato dal fatto che l’Amministrazione comunale fino ad oggi ha prodotto atti che vanno contro gli interessi dello stesso imprenditore, mentre altre decisioni hanno anche determinato dei contenziosi che sono ancora in corso. Anche per le società Fincres e Ago Uno è valso lo stesso principio della tutela dell’interesse pubblico e ciò è facilmente dimostrato dagli atti amministrativi adottati nei confronti delle due società”. Un affondo che però sconfina dall’ambito politico, a colpire anche testate come Latina Oggi, che giorni fa hanno pubblicato intercettazioni tese a dimostrare rapporti tra l’imprenditore della Rida e il primo cittadino. “Squalificante professionalmente, se non vergognoso, è poi leggere delle intercettazioni utilizzate chirurgicamente in modo distorto a proprio uso e consumo, perché decontestualizzate, tagliate e cucite a piacimento, senza che le stesse abbiano alcun rilievo penale e, soprattutto, che ad essere intercettato non fu certo il Sindaco Terra. Per dirla con gli stessi termini di quella certa stampa: alla faccia del giornalismo corretto. La coalizione civica è sempre più convinta di agire nell’interesse della collettività e per questo motivo di sostenere il Sindaco Terra nei confronti del quale non essendoci il riscontro di favori fatti come contropartita ai contributi ricevuti, lo si attacca diffamandolo anche attraverso il tentativo di destabilizzare l’intera coalizione che lo sostiene. Nel merito, riteniamo opportuno chiarire alcuni aspetti. Durante la seduta di Consiglio Comunale dello scorso 28 luglio, il Sindaco Antonio Terra non ha negato la possibilità di avere ricevuto finanziamenti elettorali, anzi ha detto, e citiamo testualmente quanto risulta dal verbale della seduta, “faremo le valutazioni del caso e al di là del finanziamento sì o no, se c’è comunque non cambia la strada di questa Amministrazione, nulla cambia assolutamente di un millimetro, perché così come fanno tutti i sindaci noi ci presentammo in campagna elettorale, c’è un conto corrente con l’Iban pubblico dove abbiamo chiesto ai cittadini e alle nostre imprese di darci una mano rispetto al nostro programma di finanziarci la campagna e questo è avvenuto per circa 30.000 euro, quindi attraverso una persona di mia fiducia che ha gestito in tutto e per tutto quella vicenda adesso farò le verifiche opportune per capire se c’è il finanziamento di Tizio, Caio e Sempronio, tra l’altro un finanziamento gestito in maniera corretta, rendicontato presso il Tribunale di Roma”. Tra l’altro, va sottolineato come il conto corrente fosse stato aperto a nome del mandatario, signor Chiusolo, il quale quindi era il solo titolato ad accedervi per chiederne l’estratto conto e verificarne i movimenti. Il Sindaco non conosceva il dettaglio dei contributi, tanto che in tempi non sospetti, ben prima del Consiglio del 28 luglio, ha dovuto interessare la Corte di Appello di Roma, organo deputato alla verifica delle spese elettorali, del fatto che il mandatario si era rifiutato di certificare le stesse spese. E citiamo testualmente le parole scritte dal Sindaco nella lettera inviata per Raccomandata in data 13 giugno 2016 dal Sindaco al Collegio Regionale di Garanzia Elettorale della Corte d’Appello di Roma, in cui dice: “In riferimento alle precedenti note a Voi trasmesse per mezzo di raccomandante a/r il 23 marzo 2016 e il 7 giugno 2016 (quest’ultima si allega per comodità), comunico l’impossibilità di far apporre sulla dichiarazione e rendiconto la controfirma del mandatario elettorale Chiusolo Antonio Pio. In proposito, il citato mandatario elettorale, si è reso dapprima irreperibile nel luogo di residenza e, di conseguenza, anche al fine di rispettare il termine di 15 gg previsto per gli adempimenti, lo scrivente ha provveduto alla restituzione degli atti. Successivamente, la dichiarazione e il rendiconto di cui trattasi sono stati trasmessi per mezzo di raccomandata a/r al mandatario elettorale per l’apposizione della controfirma, ma quest’ultimo ha rifiutato la ricezione degli atti così come risulta dalla documentazione postale restituita al sottoscritto”. Una volta venuto in possesso dell’estratto conto, il Sindaco lo ha pubblicato perché nulla ha da nascondere visto che si tratta di contributi legali, regolarmente tracciati e rendicontati. E lo ha fatto per primo, nonostante chi ce l’ha chiesto non lo avesse fatto; enfatizzandone il gesto, perché a suo dire raccoglieva la sfida del Sindaco che gli faceva notare come predicasse bene e razzolasse male, ha pubblicato i conti soltanto successivamente. Quanto ai rapporti che un qualunque Sindaco ha con gli imprenditori locali, così come con i rappresentanti del tessuto sociale, economico-produttivo e culturale di una Città, sono ciò che qualifica il lavoro di un amministratore che dialoga con il territorio e lo conosce nelle sue reali potenzialità. E tornando alle intercettazioni quello che, viceversa, si vuole far credere è che il dialogo tra istituzioni e imprese non sia finalizzato all’interesse pubblico, ma all’interesse privato. Ciò è stato smentito dai fatti, perché la delibera di cui parlano al telefono il Sindaco e il patron di Rida Ambiente è relativa al progetto “Svuota la Fossa”, grazie al quale l’Amministrazione ha consentito un notevole risparmio economico ai residenti di Sacida, che hanno potuto svuotare le fosse settiche ad un prezzo puramente simbolico (dieci euro in luogo dei ben più onerosi costi di autospurgo). Anche qui un giornalismo corretto fa le verifiche del caso, ma questa è un’altra storia”.

“Rileviamo, poi- prosegue la maggioranza- come la cosa abbia preso una piega inaspettata ingigantendosi in modo anomalo, sicuramente oltre le più rosee previsioni di chi l’ha generata e della Consigliera Comunale Porcelli che l’ha cavalcata. Infatti, non passa inosservato il fatto che i protagonisti della guerra dei rifiuti di Roma, abbiano preso la palla al balzo e si stiano affrontando sul nostro territorio. Stiamo parlando di interessi economici talmente rilevanti che attraverso i finanziamenti ai diversi editori questi signori riescono ad indirizzare persino l’informazione in un verso piuttosto che in un altro. Non sfugge, infatti, come proprio nei giorni in cui emergono nelle cronache nazionali dichiarazioni di Cerroni che sostiene di aver finanziato tutti i partiti, leggiamo nella cronaca locale come la somma di duecentomila euro sia stata versata dalla Mad di Roccasecca, azienda dei rifiuti e competitor di Rida Ambiente, per salvare dal fallimento il quotidiano locale “Latina Editoriale Oggi”, che più di tutti e in modo scomposto sostiene la macchina del fango contro il Sindaco Antonio Terra e tutta la coalizione civica, schierando le sue migliori firme. In questo gioco noi non entriamo, non ci faremo strumentalizzare perché sappiamo che il rischio è lasciare il campo libero all’uso arbitrario del territorio, se non addirittura al malaffare”. Tanti gli argomenti toccati dalla maggioranza. A sfuggire alle liste civiche solo un dato, quello legato all’opportunità politica del Sindaco di ricevere contributi da aziende legate alla pubblica amministrazione. Tasto dolente su cui la maggioranza preferisce sorvolare.