Latina, Coluzzi chiede il Piano del verde urbano: anche la natura è architettura

Matteo Coluzzi

Ieri il consigliere comunale Matteo Coluzzi, nel corso della commissione Ambiente, ha sottolineato la necessità di un Piano del verde urbano della città di Latina per regolamentare quali specie arboree utilizzare nei viali.

“Mentre in Europa il verde rappresenta una delle leve strategiche per la qualità della vita nelle aree urbane – osserva Coluzzi -, nel nostro paese ed in particolare nella nostra città esso assume ancora un ruolo marginale per la qualità della vita dei cittadini. Con tale piano è possibile avere un quadro chiaro del sistema del verde attraverso il censimento del patrimonio arboreo e arbustivo che permette di pianificare in mordo armonioso lo sviluppo del territorio tenendo conto dell’impatto ambientale. Tale conoscenza rappresenta il primo momento per la redazione del piano, ciò può avvenire in vari modi e a costi ridotti, come per esempio concorsi di idee ed avvalendosi del contributo dell’ordine degli agronomi, degli studenti di agraria o anche di associazioni di volontari. Con il censimento è possibile affrontare nel modo più corretto il controllo dello stato fitosanitario della vegetazione, la pianificazione di nuovi impianti, la programmazione degli interventi di manutenzione del verde e non da ultimo i rapporti tra l’Amministrazione e i cittadini”.

“Risulta quindi necessario – afferma il consigliere della Lista Forte – orientare le scelte su specie che presentano determinati requisiti, quali resistenza ai diversi inquinanti atmosferici, capacità di ridurre il rumore, capacità di ridurre la carica batterica dell’aria, resistenza meccanica agli agenti atmosferici avversi, resistenza alla siccità etc. dotandoci di uno strumento prezioso per migliorare la qualità del territorio e della vita dei cittadini, uno strumento che costruisce nuovi equilibri tra ambiente e persone e amplia le opportunità di fruire degli spazi aperti e di spostarsi in città attraverso corridoi verdi. Si tratta di un vero e proprio Piano regolatore del verde, che definisce ‘infrastrutture verdi’ in modo netto, che deve rappresentare la nuova rete della città, rafforzandone la qualità e la sostenibilità, riconnettendo e ricucendo i diversi ambiti verdi e in questo modo valorizzando il paesaggio e il territorio che abbracciano la città di Latina”.

Secondo l’esponente di opposizione “i passaggi chiave di una pianificazione responsabile dovrebbero riguardare: la pianificazione; la progettazione; la gestione; la formazione; la manutenzione; la scelta del materiale inerte e di arredo.

“Tutto ciò – prosegue Coluzzi – rientra anche in un disegno architettonico a scala urbana della città, un’idea di città che deve tener conto del divieto di alienazione di quelle che sono prospettive e corridoi prospettici che provengono da una precisa volontà progettuale che non può e non deve essere cancellata, in quanto fortemente caratterizzante. Anche la natura è architettura”.

“Nonostante la legge non renda obbligatorio la redazione di un piano con queste caratteristiche – conclude Coluzzi -, un tema simile dovrebbe essere oggetto di una sensibilità politica in grado di interpretare l’importanza di un elemento fondamentale nella composizione del tessuto urbano che va ottimizzato e messo a sistema con gli altri layers che compongono la città”.