Penali aggirate, Acqualatina replica: il mall mai adottato, è la morosità che si ripercuote sulle tariffe idriche

Raimondo Besson

A distanza di circa una settimana dalla denuncia del comitato Acqua pubblica di Aprilia sulle penali per il disservizio idrico aggirate grazie alla complicità di sindaci incompetenti e controllori incapaci, la società Acqualatina si difende e rilancia: “Le campagne di disinformazione diffuse sistematicamente negli anni hanno causato danni alla collettività per decine di milioni di euro.”

 

Acqualatina, “al fine di fornire una corretta informazione ai cittadini-utenti”, ritiene indispensabile precisare quanto segue: il parametro mall, in base al quale -secondo quanto osservato dal comitato – dovrebbero essere calcolate le penali, “non era altro che un parametro frutto di considerazioni teoriche e, tutto da verificare, in quanto prescindeva dalle reali condizioni del servizio , e mai adottato, per questo motivo, dalla Regione Lazio che non lo aveva inserito né nella Convenzione tipo né nell’allegato Disciplinare”. Alberto De Monaco del comitato aveva affermato che “con la revisione del contratto il 14/7/2006, il mall è stato bloccato a 1 (cioè  servizio eccellente, ndr), fino al 2011”.

“L’obiettivo con cui nasce, nel 1998, questo parametro- spiega Acqualatina -, molto prima che l’attuale gestione del servizio idrico integrato prendesse vita nel Lazio, era quello di misurare l’evoluzione del servizio idrico integrato ed effettuare confronti tra le diverse gestioni che partivano da condizioni profondamente diverse. Voler calcolare delle penali in base a questo parametro é, dunque, evidentemente, ridicolo, tanto più, poi, oggi, che tale parametro è stato superato, anche come semplice indicatore, e sostituito, già da tempo, dai nuovi parametri introdotti a livello nazionale dall’Autorità Energia Elettrica Gas e Sistema Idrico (AEEGSI), da ultimo con l’emanazione della delibera N.655/2015”.

Le critiche di questi giorni toccano anche il tema delle “tariffe gonfiate”. Acqualatina coglie l’occasione per affermare che “come noto e come testimoniano le numerose indagini condotte su scala nazionale, le tariffe applicate sono sempre state, e sono tuttora, nella media italiana”.

“La sfida per i gestori, oggi – dichiara Raimondo Besson, amministratore delegato di Acqualatina – è di fornire un livello di servizio sempre migliore, secondo parametri stabiliti centralmente e univocamente. Acqualatina, come ogni altro gestore, è attualmente a lavoro per raggiungere gli standard previsti e, in tale àmbito, gli assurdi calcoli proposti dal Comitato e da altri, risultano essere solo un mezzo pretestuoso per continuare a generare una confusione che, negli anni, ha provocato unicamente un danno alla collettività. Vorrei ricordare ai Sindaci e alle Amministrazioni comunali, infatti, che l’unico risultato delle campagne di disinformazione che da anni vengono diffuse, attraverso i media, con le esternazioni di Comitati e anche da alcuni rappresentanti di amministrazioni pubbliche,  non hanno danneggiato solo il servizio e la sua gestione ma, soprattutto, gli utenti, in special modo tutti coloro che rispettano le regole. Abbiamo, infatti, calcolato – continua Besson – che la diffusione in alcune aree, come Aprilia e non solo, di notizie false, e le campagne di disinformazione sistematicamente propinate per anni, abbiano portato ad aumenti tariffari per decine di milioni che si sarebbero potuti evitare. L’eccesso di morosità, infatti, si ripercuote direttamente sulla tariffa, e se si fosse lavorato in questi anni per combattere sinergicamente i fenomeni di illegalità,  invece di favorirli, avremmo, senz’altro, reso tutti un miglior servizio alla comunità”.