“Pericolo esplosioni nella discarica di Borgo Montello, la Regione ne tenga conto prima di autorizzare il raddoppio”

La piantina della discarica di Borgo Montello

“Pericolo di esplosioni nella discarica di Borgo Montello? Chi controlla e chi tutela la salute pubblica?” Il comitato di via Monfalcone, che oggi alle 13,30 ha segnalato alle autorità l’ennesima emissione odorigena molesta proveniente dal sito, coglie la palla al balzo per cerchiare in rosso le dichiarazioni odierne della Indeco a proposito di un progetto innovativo che intenderebbe realizzare per mettere in postgestione l’invaso S8, attualmente sotto sequestro, garantendo l’abbattimento progressivo delle emissioni potenziali raggiungendo, nel trentennio, condizioni di sostenibilità ambientale. Per il comitato si tratterebbe di un’ammissione di colpa laddove la società afferma che “i processi degradativi anaerobici producono biogas che contiene metano e anidride carbonica” e che “i problemi ambientali legati alla presenza di biogas, prodotto appunto dalla degradazione anaerobica, sono diversi come rischio di esplosioni, odori molesti, effetto serra”.

Giorgio Libralato
Giorgio Libralato

“Tali affermazioni – sottolineano dal comitato – potrebbero, se confermate, far pensare a seri rischi per la salute e la sicurezza pubblica. Per questo motivo abbiamo chiesto alle autorità preposte, Arpa, Asl, Comune, Provincia, Regione, Corpo Forestale, di verificarle anche e soprattutto in sede di esame Via (Valutazione di impatto ambientale) in corso per le sopraelevazioni nella discarica di Borgo Montello da parte delle società Indeco ed Ecoambiente, presso la Regione Lazio”.

Per il comitato di via Monfalcone, da decenni alle prese con i disagi creati in zona per la presenza della discarica, la compresenza delle sopraelevazioni richieste e del progetto presentato oggi alla stampa dalla società Indeco, farebbe emergere la necessità di un monitoraggio e della sorveglianza dell’intero sito.
“E’ evidente – aggiungono dal comitato -, sempre se confermato il pericolo di esplosioni e quanto altro, che andrebbe anche verificato l’effetto domino”.

Il geometra Giorgio Libralato, tecnico del comitato, cerchia in rosso anche un altro passaggio della Indeco: “La gran parte dei problemi ambientali che derivano dalla gestione delle tradizionali discariche controllate – recita la nota di Indeco – è connessa alla presenza della frazione organica putrescibile del rifiuto. Quest’ultima, a seguito dei processi di degradazione biologica, determina la formazione di composti quali metano e ammoniaca in grado di avere un impatto negativo sull’ambiente. Il protrarsi di condizioni anaerobiche all’interno dell’ammasso dei rifiuti inoltre fa sì che tali impatti siano destinati a perdurare per periodi molto lunghi, pari a 200-300 anni come nel caso delle concentrazioni di ammoniaca nel
percolato”. Per il geometra si tratta di un’ulteriore ammissione di colpa: “La dichiarazione appare un’esplicita conferma a quanto lamentato dai cittadini residenti in via Monfalcone e più volte accertato dagli organi di controllo, in merito alle emissioni odorigene moleste definite dalla società Indeco ‘il bersaglio’ delle emissioni. Si rinnova, pertanto, la richiesta che tali informazioni vengano inserite nei fascicoli di Via per gli impianti Indeco ed Ecombiente in fase istruttoria presso la Regione Lazio, per i nuovi volumi e impianti presso la discarica di Borgo Montello”.