Latina, videosorveglianza al palo: in città 31 telecamere, metà non funzionano. E il Comune deve ancora pagarle

Francesco Passaretti, comandante della Polizia Locale e dirigente del servizio Mobilità e trasporti

Sono passati più di tre mesi dall’annuncio della nuova amministrazione, fresca di insediamento, sulla riattivazione del sistema di videosorveglianza comunale (spento poco tempo dopo dall’inaugurazione del 2015) sulle pubbliche vie del capoluogo pontino. Ma il nodo che aveva tenuto spente le 31 telecamere fino a quel momento è tornato al pettine: la ditta che le ha installate e che le gestisce, o meglio avrebbe dovuto gestirle, deve essere ancora pagata. Motivo per cui dopo la riattivazione degli impianti per testarne il funzionamento, oltre la metà si sono spente per mancata manutenzione. E come si dice… “pagare moneta, vedere cammello”. Ne ha dato notizia oggi il comandante della Polizia Locale, Francesco Passaretti, chiamato a riferire sullo status quo del servizio in commissione Legalità e trasparenza, presieduta dal consigliere Nicoletta Zuliani. L’ordine del giorno era stato sollecitato dal consigliere di maggioranza Salvatore Antoci nella seduta del 15 settembre scorso.

Il dirigente della Polizia Locale ha fornito ai consiglieri un elenco dettagliato delle 31 telecamere installate dalla Zerotecnica srl, di quelle che funzionano e di quelle che invece necessitano di manutenzione. Per il ripristino di quest’ultime, ha spiegato il comandante Passaretti, è necessario risolvere il contenzioso in atto tra il Comune e la ditta istallatrice. C’è di mezzo un decreto ingiuntivo di circa 100mila euro. Se non si provvederà quanto prima a pagare la Zerotecnica non vi sarà possibilità alcuna che la stessa ditta possa effettuare la manutenzione delle telecamere attualmente spente e c’è il rischio concreto che a poco a poco possano spegnersi anche quelle attualmente funzionanti. Passaretti è andato anche oltre le telecamere della Zerotecnica, riferendo alla commissione che non funzionano neanche quelle istallate precedentemente a Latina Scalo e che non funzionano neanche quelle del parco Oasi Verde. Insomma, la situazione non è delle migliori nonostante i buoni propositi rappresentati dal vice sindaco Paola Briganti, con delega alla Legalità, di implementare il servizio. Se prima non si mette a regime l’esistente sarà difficile procedere al posizionamento di nuovi occhi elettronici.

Passaretti ha riferito inoltre di aver relazionato in maniera dettagliata sulla questione all’Avvocatura del Comune presso la quale si è preso atto, già ad agosto, dell’azione legale portata avanti da Zerotecnica. Ma perché il Comune non ha pagato la ditta? In base alla ricostruzione fornita da Passaretti il motivo va ricercato in una serie di ritardi commessi che alla fine hanno fatto perdere il finanziamento regionale ai sensi della legge 15 del 2001. In pratica il Comune si sarebbe accorto di non disporre più del contributo regionale soltanto a conclusione dei lavori. Maggioranza e opposizione, oggi in commissione, si sono trovati d’accordo sulla necessità di risolvere il contenzioso con la ditta che ha eseguito i lavori, auspicando che sia fatta luce sulle responsabilità dei ritardi.

Il comandante Passaretti si è poi soffermato sulle modalità di gestione delle immagini che fa capo alla Polizia Locale. I monitor si trovano nella sala operativa del comando e vengono costantemente visionati dal personale in servizio. Un controllo che tuttavia non è garantito 24 ore su 24, poiché gli agenti di Polizia Locale non svolgono servizio notturno se non per esigenze particolari. Ciononostante le videoriprese vengono registrate e conservate per quattro giorni. “Le forze di polizia – ha aggiunto Passaretti – hanno eseguito arresti utilizzando le nostre ‘registrazioni’”. Passaretti ha però precisato che le immagini catturate dalle telecamere non possono essere utilizzate per sanzioni amministrative ma soltanto per sanzioni penali. Un esempio per tutti: se gli occhi elettronici riprendono un cittadino mentre conferisce in modo errato la spazzatura non potrà essere multato; se al contrario lo stesso nel conferire in modo errato commette anche un danno ambientale potrà essere deferito alla Procura della Repubblica. L’argomento ha suscitato molto interesse in commissione. Il consigliere Antoci ha chiesto se sia possibile installare delle telecamere nascoste in punti sensibili, dove spesso si commettono illegalità. L’argomento sarà affrontato nella prossima seduta della commissione già convocata per il 27 ottobre in cui è richiesta la presenza del vice sindaco Briganti e di nuovo del comandante Passaretti.

Le telecamere al momento funzionanti sono quelle di largo Aviatore, via Quarto, rotatoria Piccarello, Lido intersezione via Picasso, via Isonzo intersezione via dell’Agora, Autolinee, via Neghelli, Largo Ascianghi, piazza della Libertà, piazza Moro e piazza San Marco. Non funzionanti risultano quelle di Epitaffio, via Ezio, via Silvestri (giardinetti pubblici), rotatoria di Borgo Piave, via Kennedy angolo via Zani, largo Jommelli, viale Palestrina intersezione via Respighi, ingresso alla stazione ferroviaria, via e piazza Empedocle e via Gloria a Latina Scalo.