Cisterna, arrestati a Roma tre finti operai Telecom per furto di rame

La Polizia di Stato ha arrestato tre uomini, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi mentre asportavano una notevole quantità di cavi in rame da un condotto della Telecom. L’attività di polizia giudiziaria, svolta dal Commissariato di Cisterna, si è concretizzata a Roma, nel quartiere Prenestino.

I tre arrestati sono: Alessandro Bregolisse di 43 anni, Walter Peciarolo, 51 anni, di anni 51 e Franco Iacomussi di anni 44, tutti residenti a Cisterna di Latina.

Nell’ambito di un’attività di controllo del territorio finalizzata alla repressione di furti in abitazione ed aziende del territorio di competenza, personale del Commissariato verso le 4 della scorsa notte ha notato per Cisterna un furgone a bordo del quale venivano notati salire i tre uomini, già noti alle forze dell’ordine per reati della stessa tipologia; a destare sospetti negli agenti è stata l’anomala circostanza che, a quell’ora del mattino, erano vestiti con tute da lavoro di colore arancione.

Pertanto, visti partire in direzione Roma, sono stati pedinati a distanza.

Una volta giunti nel quartiere Prenestino della Capitale, sono stati osservati mentre girovagando “visionavano” vari tombini di accesso al sottosuolo urbano, per poi fermarsi verso le 9 in via Sampiero di Bastelica dove, simulando l’inizio di lavori, sistemavano alcuni cartelli relativi a “Lavori in corso” che avevano portato con sé; dopo aver delimitato l’area provavano quindi ad aprire un tombino, chiedendo addirittura un martello in prestito al titolare di un esercizio commerciale per aiutarsi nell’impresa.

Subito dopo, con una piccola gru posta sull’autocarro, iniziavano a sfilare dal sottosuolo un lungo cavo in rame della Telecom, che ponevano all’interno del mezzo.

Gli agenti, a questo punto, intervenivano bloccando i malviventi prima che potessero allontanarsi, procedendo al loro arresto coadiuvati dai colleghi del Commissariato di P.S. “Porta Maggiore”, competente in quel territorio ed avvisati nella circostanza.

La quantità di cavo asportata, circa 30 metri per un peso pari a circa sei quintali, è stata così immediatamente recuperata.

Domattina sarà celebrato, a loro carico, il processo con rito direttissimo presso le aule del Tribunale di Roma.