Coletta ai dipendenti comunali: è il momento di tirare fuori la dignità perché Latina ne ha bisogno

Il giorno dopo gli arresti eseguiti nell’ambito dell’inchiesta “Olimpia”, il sindaco di Latina Damiano Coletta ha voluto incontrare i dipendenti del Comune per dare loro un segnale di fiducia e ribadire l’importanza di remare tutti nella stessa direzione, nell’interesse dell’Amministrazione e al servizio dei cittadini. “La città – ha sottolineato il primo cittadino rivolgendosi ai lavoratori – ci chiama a dare una risposta responsabile e a una collaborazione ancora più intensa. E’ il momento di tirare fuori la dignità perché Latina ha bisogno ora più che mai di un lavoro fattivo, di efficienza, di un impegno comune per un futuro diverso. Per tutti voi è l’occasione per dimostrare il vostro valore, le vostre capacità professionali, per dare impulso al cambiamento che questa città merita”.

“Dopo una tempesta simile – ha continuato il sindaco – è necessario stringersi insieme. Ora può scattare una fase nuova per Latina e per tutti voi. Abbiamo l’occasione di fare rinascere questa città, di restituire dignità a lei come a voi dipendenti della Pubblica Amministrazione, di fare sentire i cittadini orgogliosi del lavoro svolto dai dipendenti. Gli interessi della comunità vengono prima di tutto: apriamo una nuova stagione, tiriamo una riga sul passato, liberiamoci di rapporti che possono essere condizionanti, stringiamo un patto per il benessere di Latina. Andiamo avanti insieme fino a vincere questa partita è l’augurio che faccio oggi a tutti voi”.

Dunque un invito a fare squadra nell’interesse della città, a cui si è associata anche il segretario e direttore generale Rosa Iovinella. Dopo il sindaco, infatti, è intervenuta Iovinella; tre le parole chiave da cui ha detto di voler ripartire: “Semplificazione: ho trovato un Comune troppo burocratizzato e la burocrazia non ci aiuta a fare bene. Trasparenza, da perseguire anche creando momenti di condivisione e operando collegialmente. E ancora – ha concluso il segretario e direttore Generale – la denuncia dei comportamenti scorretti non può arrivare solo dalla Magistratura perché quando arriva dalla Magistratura è già tardi. Vi chiedo di condividere le modalità con cui affrontare da domani il nostro lavoro, nel segno della collegialità e responsabilità”.