Latina, il centro Lilith presenta il libro “Soltanto una vita” di Chiara Ingrao

Venerdì 18 novembre, alle 18, presso la libreria Feltrinelli, in via Diaz a Latina, il centro Donna Lilith e la Casa Rifugio Emily presentano il libro “Soltanto una vita”, di Laura Lombardi Radice e Chiara Ingrao (edito da Baldini & Castoldi). All’evento saranno presenti e interverranno nel corso della presentazione l’autrice Chiara Ingrao, Maria Marinelli, Presidente del Centro Donna Lilith, Patrizia Ciccarelli, assessora alle politiche di Welfare e Partecipazione, Pari opportunità del Comune di Latina. Le letture saranno curate da Luisella Benedetti e Eduardo Feola. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Licia Pastore.

La storia

Chiara Ingrao racconta la lunga esperienza di vita della madre, Laura Lombardo Radice, pubblicandone le lettere, gli articoli, le interviste, gli appunti. A ogni capitolo antepone un proprio prologo, fatto di ricordi e di riflessioni, e fitto di echi di altre voci: un dialogo postumo fra due generazioni di donne che hanno tentato un percorso di libertà, per se stesse e per gli altri. I toni e i temi sono molteplici, come le esperienze di Laura. Ci sono i drammi: la carcerazione del fratello, la morte di Giaime Pintor, l’occupazione nazista.

C’è l’ironia, e la tenerezza: nelle poesie e nelle lettere a Pietro, o in buffe cronache di vita personale e familiare. C’è la passione umana, culturale e politica di un’insegnante che già negli anni ’50 anticipava le idee del ’68 e delle lotte di oggi, nel rapporto con gli studenti e con i contenuti del sapere.

Il bilancio di una vita

Scrive, nelle sue memorie, Laura Lombardo Radice: “Questo bilancio di come ho vissuto da comunista e da donna… dovrebbe includere troppe cose – piccole e grandi – che sono, alla fine, soltanto una vita, un pezzo di vita. Vita che non vorrei raccontare come un esempio, ma neppure buttar via come un percorso sbagliato, alla luce di una coscienza femminile – e politica – oggi più matura e diversa”.

Nel libro vi è raccontato, a più di settant’anni, l’esperienza del volontariato in carcere: non assistenza compassionevole, ma sfida politica radicale alla logica della repressione, dell’esclusione e della pena.
È in questa radicalità, ma anche in un tessuto intenso di rapporti umani, l’identità comunista di Laura: dagli anni della cospirazione e della resistenza antifascista ai conflitti aspri degli anni ’50; dal rapporto con il movimento studentesco e il femminismo alle riflessioni sul terrorismo e sulla pena di morte. Temi e storie di ieri, ma non solo: le nostre radici, riflesse nel nostro futuro. (quarta di copertina)