Colpi di fucile a Lenola: ferito un ragazzo scambiato per ladro, nei guai il proprietario di un bar

Il capitano Margherita Anzini, comandante della Compagnia di Terracina

Se la caverà con cinque giorni di prognosi, ma quanto accaduto questa notte a Lenola ad un ragazzo del posto ha dell’incredibile. Il giovane, intorno all’una e un quarto, si era fermato a parlare con un amico – giunto in visita da Fondi – davanti al bar della zona Centrovalle in località Vallebernardo, quando è stato raggiunto da un colpo di fucile, rimanendo attinto di striscio con un pallino di rimbalzo. L’auto a bordo della quale si trovavano i due giovani era rimasta lievemente danneggiata da un secondo sparo. Immediate le indagini da parte dei carabinieri, coordinati dal capitano Margherita Anzini, comandante della Compagnia di Terracina, che in poche ore hanno fatto luce sull’inquietante episodio.

Infatti, nel primo pomeriggio di oggi sono stati identificati e deferiti alla Procura della Repubblica due persone ritenute responsabili del grave episodio. Nei guai anche il proprietario del bar. Entrambi sono accusati, in concorso, di lesioni aggravate, danneggiamento, esplosioni pericolose di colpi d’arma da fuoco e porto abusivo di arma. Il fucile da caccia utilizzato è stato sottoposto a sequestro dai militari della locale stazione. In base a quanto accertato dai carabinieri di Leona e Terracina, le due persone denunciate avrebbero scambiato i due ragazzi per ladri. Il giovane di Leona e il coetaneo di Fondi, quando hanno sentito gli spari, si trovano all’interno dell’automobile, parcheggiata nei pressi del bar: il buio e il fatto che indossassero cappucci in testa per ripararsi dal freddo avrebbero contribuito ad avvalorare il sospetto del gestore del bar che si trattasse di malviventi intenzionati ad entrare nell’esercizio. L’uomo, anziché rivolgersi alle forze dell’ordine, avrebbe chiamato “rinforzi”, imbracciando il fucile. La reazione da Far West fortunatamente non ha provocato danni oltre quelli all’automobile e al ragazzo lieve ferimento al sopracciglio. Ma poteva andare decisamente peggio.

Il fucile posto sotto sequestro
Il fucile posto sotto sequestro