Latina, scuola di Borgo Carso: pubblicata la delibera per la statalizzazione

Il sindaco Damiano Coletta

La giunta municipale di Latina ha deliberato il 26 gennaio scorso, con parere di regolarità tecnica rilasciato il 23 gennaio, la dismissione della scuola Innocenti di Borgo Carso, a seguito della disdetta da parte della suore francescane, con contestuale richiesta di statalizzazione, con due sezioni a tempo pieno, a partire dal prossimo anno scolastico. L’atto è stato pubblicato oggi all’albo pretorio, confermando così le indiscrezioni dei giorni scorsi che davano per certa la deliberazione nonostante l’impegno di un ordine del giorno che lasciava aperta altra ipotesi fino al termine utile tenuto conto della scadenza delle iscrizioni fissata per il 6 febbraio.

La vicenda era finita in Consiglio comunale, lo stesso 26 febbraio, con un ordine del giorno presentato dall’opposizione al fine di chiedere al sindaco e alla giunta di trovare una soluzione alternativa alla statalizzazione dal momento che i genitori dei bambini frequentanti la scuola paritaria avrebbero preferito una gestione assicurata da un ordine religioso (a dire dei genitori già altra congregazione era disponibile a subentrare) in continuità con quanto assicurato fino ad ora con la reggenza delle scuole francescane. I consiglieri di maggioranza, sebbene avessero chiarito che la statalizzazione non avrebbe comportato alcuna conseguenza negativa per l’istruzione dei bambini, avevano però approvato l’ordine del giorno e il sindaco aveva promesso di interessare il vescovo. Vescovo chiamato al telefono, lo stesso pomeriggio del 26, mentre la giunta approvava la delibera contraria all’ordine del giorno. Il primo cittadino finito al centro delle polemiche aveva poi “chiarito” che l’amministrazione stava semplicemente preparando il piano B vista un’alternativa “non materialmente praticabile”.

La scuola di Borgo Carso quindi, al momento, risulta destinata a rientrare nell’istituto comprensivo “Prampolini”.

L’atto pubblicato oggi