Ricorre oggi il cinquantenario della morte del salesiano don Carlo Torello, il primo parroco di Latina. “Ritengo doveroso ricordare la figura e la storia di don Carlo, insediatosi a San Marco quando la bonifica delle paludi pontine si avviava a compimento, Latina era appena nata quando Don Carlo, insieme ai suoi confratelli, assicurava sostegno e assistenza spirituale ai primi cittadini di questa nostra terra”, ha dichiarato il sindaco Damiano Coletta.
“Per molte persone quelli furono anni di stenti e miseria – ricorda il primo cittadino -. Don Carlo e i Salesiani accettarono la sfida posta loro da Papa Pio IX, giunsero nell’Agro Pontino su invito del Pontefice per prendersi cura di mezzadri e contadini, delle numerose famiglie venute dal Veneto con la speranza di trovare condizioni di vita migliori, degli abitanti della città nuova. Don Torello è stato parroco tra la gente e per la gente, è stato presente offrendo un sostegno concreto, non solo conforto spirituale, è corso in aiuto di chi accusava la fame e la fatica partecipando anche alla costruzione della città. Don Torello ha dimostrato tempra, un grande spirito di servizio e soprattutto un amore profondo per questa giovane comunità. Non è un caso – ha concluso Coletta – che nel ’53 sia stato insignito della cittadinanza onoraria dall’allora sindaco”.