Ponza, la cura di aloe contro un passato a luci rosse. La vita difficile da ex pornostar

Ha 42 anni e vive sull’isola di Ponza con un trascorso ingombrante. Da giovanissima è stata cantante e pornostar, testimonial della Pm Hard con sede in San Marino e prima attrice italiana di “Pivate”, società di produzione e distribuzione pornografica spagnola. Un anno di lustrini e paillettes, ma soprattutto di guadagni facili spesi con altrettanta rapidità per stare al passo con una vita fuori dalle righe. Nella sua agenda oggi sono segnate in rosso solo le scadenze per le bollette delle utenze di luce e gas e nel suo frigorifero c’è il deserto. Lo stesso che sentiva dentro di sé quando ha deciso, all’età di 20 anni, di dare un taglio a quel mondo artistico che non le apparteneva affatto. Ci era finita dentro perché sulla sua pelle sentiva il disagio del sacrificio di una madre che si spaccava la schiena nelle cucine dei ristoranti dell’isola, mentre suo padre era volato in cielo quando era ancora una bambina. Un errore di gioventù, compensato più tardi dalla fede. Il suo cuore si è aperto alla Chiesa Evangelica, mentre otto anni fa aspettava in suo bambino. Una gioia infinita per l’ex cantante pornostar che faceva i conti con la realtà della sua seconda vita. Una rinascita che le ha consentito di affrontare le battaglie legali con il padre del suo bambino. Ma la ragione vantata in Tribunale non è una vittoria: il suo ex non provvede agli alimenti. E allora la storia sull’isola si complica.

Lei un lavoro se l’è trovato. Fa la rappresentante per una multinazionale che commercializza prodotti naturali per la cura della persona a base di aloe, e quest’estate in pochissimi giorni è riuscita a vendere una buona quantità di pezzi tanto da essere premiata dall’azienda. Poi però è arrivato l’inverno e a Ponza ci sono soltanto gli isolani e in pochi acquistano i prodotti toccasana. Il frigorifero è vuoto, il bambino va a scuola e le dà molte soddisfazioni: “E’ il più bravo della classe – afferma con orgoglio – ha tutti 10 in pagella e lo scorso anno ha vinto una borsa di studio in matematica”. Quasi prova vergogna a dire che ha difficoltà a comprargli la merenda. In attesa che torni l’estate e che i turisti spendano per i suoi prodotti, la rappresentante commerciale spera in un contributo economico da parte del Comune: “Ne ho diritto – afferma -, non ho reddito, sono orfana e ragazza madre. Ho fatto richiesta e sono in graduatoria”. L’ex pornostar ne approfitta del contatto con LatinaCorriere.it per lanciare un appello: “Se Ponza non mi offre un lavoro stabile, se il Comune non mi sostiene con un contributo economico, mi appello alla generosità di tutti: chiamatemi e comprate i prodotti che vendo; è questo il mio lavoro oggi, aiutatemi a renderlo sufficiente per una vita normale. Io sono una persona diversa da quella di molti anni fa. Ancora ricevo offerte di lavoro provenienti dall’ambiente hard e puntualmente rifiuto”. L’essere madre e il rispetto per la religione che ha abbracciato le impone di non tornare indietro sui suoi passi. “Ma è difficile”, commenta. La donna cerca pubblicità per i suoi prodotti a base di aloe, per una vita possibile lontana dalle telecamere della vergogna in nome di un figlio da tutelare e crescere e della comunità evangelica di cui fa parte. L’appello della 42enne è rivolto non soltanto ai suoi concittadini e agli amministratori del Comune di Ponza ma a tutti coloro che possano aiutarla seriamente: “Ho scritto alla redazione di Quinta Colonna, chiedendo di raccontare la mia storia”.