Terracina, spa nel seminterrato mina la stabilità dell’albergo: sequestrato ex Hotel 5 Pini

L'ex albergo 5 Pini a Terracina posto sotto sequestro dai carabinieri forestali

Blitz ieri a Terracina dei carabinieri forestali della locale stazione in un cantiere di viale Europa: sequestrato l’ex Hotel 5 Pini dove erano in corso lavori di manutenzione. L’operazione, coordinata dal luogotenente Giuseppe Pannone, è stata supportata dal personale del comando della Polizia Locale ed ha interessato l’intera struttura alberghiera: 500 metri quadrati, su tre livelli, più il seminterrato.

 Proprio in quest’ultimo ambiente, gli operatori hanno riscontrato delle sostanziali difformità in relazione al titolo esibito, in quanto la parte aveva presentato al Comune una semplice Cila per opere di manutenzione ordinaria. Il personale intervenuto ha accertato che nel seminterrato erano in corso significativi interventi di modifica strutturale dell’edificio. In particolare, dagli accertamenti effettuati, sarebbe emersa la demolizione delle travi portanti di collegamento della struttura e la realizzazione di altre in sostituzione delle precedenti, ancorate alla base dei plinti al fine recuperare una sezione di profondità di circa 70 centimetri in assenza di specifico titolo abilitativo.

Tale operazione avrebbe determinato una modifica sostanziale nella parte strutturale dell’edificio, con conseguente ipotesi di pericolo di stabilità dello stesso, oltre all’ampliamento di volumetria degli ambienti utili. Le opere in corso sarebbero state finalizzate a sfruttare gli ambienti seminterrati per la realizzazione di un centro benessere, oltre all’adeguamento impiantistico dell’intero complesso alberghiero.

Sono in corso attività d’indagine per la tracciabilità dei rifiuti prodotti dal cantiere, con particolare riferimento alle terre e rocce da scavo estratte dal citato seminterrato.

Pertanto i carabinieri forestali, oltre a porre sotto sequestro giudiziario gli immobili, hanno identificato e deferito alla Procura il legale rappresentante della società committente, il direttore dei lavori e l’impresa costruttrice per violazione alle norme che regolano l’attività edilizia e antisismica.