Pontinia, Claudio Volpe presenta “La traiettoria dell’amore” al teatro Fellini

Domenica 19 marzo, presso il teatro Fellini di Pontinia, si terrà la presentazione del nuovo libro di Claudio Volpe “La traiettoria dell’amore”. Un viaggio attraverso la sessualità e il sentimento, attraverso l’amore e lo smarrimento, per cercare ciò che ci rende davvero materia umana.

Andrea è una ragazza nel pieno dei suoi vent’anni anni, con un difficile passato alle spalle, fatto di amori negati e di solitudine, di paure e di sconfitte. Lavora in un laboratorio di tatuaggi nel cuore di Roma e ama un’altra donna, Sara, che sfuggita a un destino di prostituzione, decide di abbandonarsi alla sua passione e di studiare filosofia all’università. Quando nel bel mezzo della notte, Giuseppe, fratello di Andrea, dopo aver involontariamente investito una ragazza ed essere scappato, piomba a casa delle due giovani donne senza preavviso e in preda al panico chiedendo aiuto e ospitalità, la vita di tutti e tre cambierà per sempre. Andrea è scossa da interrogativi profondi. Cosa farne di questo fratello che anni prima l’ha abbandonata non accettandone l’omosessualità? Aiutarlo a nascondersi e a sottrarsi alla legge o spingerlo a consegnarsi alla giustizia? Fino a che punto l’amore per chi ha il tuo stesso sangue ed è venuto fuori dallo stesso grembo che ha generato te può determinare ciò che è giusto fare? E cosa ne sarà del suo futuro e di quello di Sara se deciderà di aiutare Giuseppe?

Con una storia fulminante e commovente e una scrittura feroce e visionaria, Claudio Volpe racconta una fuga alla ricerca del proprio posto nel mondo attraverso la ricostruzione di un rapporto fraterno frantumatosi sotto il peso della vita. “La traiettoria dell’amore” è un romanzo sul percorso di formazione sessuale e sentimentale dei ragazzi di oggi che appaiono tanto fragili quanto coraggiosi nella ricerca della propria felicità. Ma è anche l’esatta attualizzazione di quell’eterno dissidio tra legge del cuore e legge della società che fin dai tempi dell’Antigone di Sofocle ha messo in scena la tragicità della condizione umana. Eppure, a differenza del mondo mitologico greco, qui la luce salta fuori calda e potente in un finale sorprendente e inaspettato. Perché nel buio più fitto una via di salvezza c’è sempre ed è quella traiettoria che solo l’amore sa disegnare nella vita di ognuno di noi.