Latina, “Urban innovative action-economia circolare”: avviso scaduto per la scelta del partner del Comune

Cristina Leggio

“Urban innovative Action” per l’economia circolare: scaduto oggi il termine per la manifestazione di interesse e co-progettazione in riferimento al bando europeo 2017. La determinazione di avviso pubblico del Comune di Latina, rivolta ai soggetti interessati a partecipare al programma per testare nuove idee e nuove soluzioni nell’ambito della transizione verso un’economia circolare, finalizzata al passaggio dal consumo al riuso, è stata emessa dal servizio Ambiente il 29 marzo scorso ma è stata pubblicata all’albo pretorio soltanto oggi, 10 aprile 2017, stesso giorno di scadenza. In base alla determinazione l’avviso pubblico avrebbe dovuto trovare spazio oltre che all’albo pretorio anche sulla home page bandi e gare del sito istituzionale dell’ente. Possibile che nei giorni scorsi sia apparso, ma al momento non risulta, almeno in evidenza.

Con l’obiettivo di svolgere le funzioni di Comune capofila – in quanto autorità urbana – e che il progetto prevede la partecipazione di altri soggetti in qualità di partner tecnici, “questa Amministrazione, a seguito delle direttive dell’assessore all’Ambiente, Igiene e Sanità Roberto Lessio e di Cristina Leggio, assessore alla Città Internazionale, Programmazione Europea, Politiche Giovanili e Università – è scritto nell’atto – valutata l’opportunità di cogliere l’occasione rappresentata dall’iniziativa europea per sostenere azioni innovative e sperimentali per lo sviluppo urbano. I progetti Uia (Urban innovative Action) saranno selezionati attraverso bandi annuali dal 2015 al 2020 per cui la “call” è prevista anche per i successivi anni 2018, 2019 e 2020 e pertanto è opportuno predisporre progetti anche in vista di tali scadenze”. Dunque l’avviso pubblicato all’albo pretorio nel giorno di scadenza.

Oltre a testare nuove per il raggiungimento dell’economia circolare – rifiuti zero e passaggio dal consumo al rifiuto – l’iniziativa propone di ampliare l’offerta dei prodotti recuperati, “che non dovranno più essere considerati come prodotti di secondo livello ma come prodotti di nicchia e promuovere comportamenti virtuosi che ne stimolino la domanda affinché il valore degli stessi, inclusi i materiali e le risorse ivi impiegati, sia mantenuto quanto più a lungo possibile; di generare nuove opportunità commerciali nonché nuovi posti di lavoro; di incrementare il riutilizzo del prodotto usato; di alimentare la diffusione/conoscenza dell’uso del prodotto al fine di generare il/la bisogno/domanda del prodotto riciclato; di ridurre la percentuale di scarto alimentare”.

Elemento di positiva valutazione delle proposte progettuali (bando europeo Uia) “sarà il coinvolgimento, nel progetto – si legge nella determinazione – di partner pubblici e privati”, motivo per cui “si rende necessario individuare uno o più partner privati e/o pubblici di supporto e cofinanziamento per predisporre e coordinare con tempestività le numerose e complesse attività progettuali legate agli interventi oggetto del bando europeo”.