Latina celebra i carabinieri a 203 anni dalla nascita dell’Arma

Il prefetto Pierluigi Faloni

Una cerimonia con il prefetto, le autorità civili e militari della Provincia, per festeggiare il compleanno dell’Arma dei Carabinieri. Fondata nel 1814 per garantire più sicurezza alla popolazione, l’arma compie 203 anni. Alla cerimonia ufficiale, insieme ai rappresentanti del comando provinciale e dei comandanti delle stazioni dislocate sul territorio, hanno preso parte il prefetto di Latina Luigi Faloni, le autorità civili e militari, i rappresentanti della magistratura e alcuni mezzi storici in uso negli anni ’50. Dopo la lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma, il Colonnello Eduardo Calvi, Comandante Provinciale, ha commemorato l’evento soffermandosi sull’importanza delle Stazioni Carabinieri, sottolineandone il prezioso, insostituibile ruolo che contribuisce in maniera determinante alla sicurezza dei cittadini. Il proficuo dialogo e la partecipazione attiva alla vita delle comunità che connotano il servizio istituzionale, non meno che la prevenzione e la repressione dei reati, ne fanno un punto di riferimento costante, un luogo di ascolto e di accoglienza, presidio di legalità e di rassicurazione sociale a tutela della gente e delle fasce più deboli. Poi dopo il saluto ai nuovi commilitoni del Corpo Forestale e un ricordo dei militari scomparsi, sono stati resi noti i risultati ottenuti nel corso dell’anno. Nell’ultimo anno i reparti dell’Arma nella provincia hanno svolto 29224 servizi preventivi. Sono stati perseguiti oltre 15308 reati, segnalati all’Autorità Giudiziaria 2463 autori di reato, tratti in arresto 706 persone, in flagranza di reato o su provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, nonché sequestrati kg. 227 di sostanze stupefacenti, 28 armi di vario tipo, nonché circa 526 munizioni di vario calibro. 2237 i carabinieri impegnati nei dispositivi di controllo del territorio. Durante la cerimonia sono state consegnate 42 ricompense ad altrettanti militari che si sono distinti nello svolgimento del proprio lavoro. L’encomio semplice è sttao concesso al maggiore Paolo Befera, al capitano Margherita Anzini, al capitano Felice Egidio, al luogotenente Michele Carfora Lettieri, al luogotenente Michelangelo Nania, ai maresciallo aiutante sostituto ufficiale Ciro Lista, Saverio Guida, Fabio Casale, Ludovico Iagnocco, Castrese Coppola, ai marescialli capo Federico De Joannon e Luigi Troianiello, al brigadiere capo Vincenzo Longobardi, ai brigadieri Giacomo Tragni e Massimo Zaccarelli, ai vicebrigadieri Gianluca Carrieri e Antonio Fillino, agli appuntati scelti Luca Doria, Giovanni De Iaco, Antonio Fulgheri, Vincenzo Di Biasio e Stefano Scorreselva. Encomi concessi per aver dato prova di elevata professionalità, notevole acume investigativo e ferma determinazione, partecipando a una complessa attività di indagine che consentiva di trarre in arresto 6 persone responsabili di un efferato omicidio a scopo di rapina. Insigniti dell’encomio semplice anche i luogotenenti Salvatore Barbagallo, Marcello Zeccolella, Mattia Benvenuto, il maresciallo ordinario Luigi Notari, il vicebrigadiere Michele Garofalo, gli appuntati scelti Fabien Williot, Fabio Caponi, Giuseppe D’Agostino, Domenico Longobardi, Salvatore Balzano e Danilo Magnarelli, per aver arrestato gli autori di una rapina ai danni di una donna anziana. Il riconoscimento per l’arresto dell’assassino dell’enologo è stato concesso al Maggiore Paolo Befera, ai marescialli aiutanti sstituti ufficiali Angelo D’Ippoliti, Francesco Arpaia, Giovanni Persico, Rosario Amato, al brigadiere capo Maurizio Rinaldi e al vicebrigadiere Francesco Barbato. Lettera di compiacimento del comandante della Regione Lazio all’appuntato Salvatore Izzo e al carabiniere scelto Fabrizio Milonni, che ad Aprilia, dopo una fuga rocambolesca, erano riusciti ad arrestare quattro indiani che viaggiavano in un’auto carica di droga e denaro in contante.