Liquami nel canale Mussolini, parte un esposto in Procura. Latina Cittadinanza Attiva denuncia i disagi vissuti a Borgo Santa Maria

Una veduta di Canale Mussolini e l'ingresso del depuratore di Borgo Santa Maria

Liquami nel canale Mussolini, casa cantoniera abbandonata in pieno centro e aree verdi piene di rovi a ridosso delle abitazioni della nuova edilizia. E’ la foto di Borgo Santa Maria scattata dagli attivisti del meetup Latina Cittadinanza Attiva che ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica e all’Arpa affinché si verifichi lo stato dei luoghi, per scongiurare eventuali pericoli per la popolazione, per individuare eventuali responsabilità in materia urbanistica ed amministrativa.

Il canale

“Insistono permanentemente cattivi odori tipici delle acque nere – spiegano dal meetup -. Non sono da escludere eventuali altri scarichi di fogne nel canale storico di Littoria. Alcune segnalazioni di cittadini hanno fatto emergere che, occasionalmente, alcuni automezzi imboccano la strada chiusa che costeggia il locale depuratore per sversare abusivamente i liquami nel canale Mussolini. Infatti tali sgraditi olezzi, a volte, provengono dalla sponda del canale e non sempre dal lato del depuratore, che sembra essere funzionante ma dalla capacità insufficiente per l’attuale popolazione del borgo”.

La casa cantoniera

Il meetup Latina Cittadinanza Attiva si è fatto portavoce del malcontento del Borgo, accogliendo “lo sfogo dei residenti, il loro senso di frustrazione e di impotenza nei confronti di un apparato amministrativo farraginoso, burocratico e sordo ai problemi dei cittadini”. “I residenti della zona periferica – spiega Gennaro Comparone, coordinatore del meetup – non hanno la possibilità di vivere dignitosamente il proprio borgo. Attualmente tutti i servizi necessari, dalla farmacia alla scuola materna ed elementare, ad un presidio medico ad ogni attività commerciale utile per l’approvvigionamento di beni primari e secondari, sono concentrati in un solo incrocio dotato di rotatoria. Di fronte al plesso scolastico, predomina una vecchia casa cantoniera lasciata dall’amministrazione provinciale in evidente stato di degrado e abbandono. I lavori minimali di decoro urbano e di messa in sicurezza dell’area si rendono indispensabili in quanto, in particolare nell’orario di uscita scolastica, la zona è piena di ragazzini. Ogni tanto alcuni bambini non esitano ad avventurarsi nelle sterpaglie dell’area antistante la casa cantoniera e ad esplorare la zona per gioco. Per tale motivo alcuni residenti hanno provveduto a coprire un pericoloso pozzo artesiano profondo circa 10/15 metri”.

Il verde pieno di rovi

“Negli ultimi anni i residenti del borgo sono cresciuti in maniera esponenziale – continua Comparone – grazie alla nascita della zona nuova che non è scevra da criticità. Si denotano, infatti, alcuni spazi verdi che dovevano essere convertiti in aree verdi attrezzate. Invece ritroviamo erba alta, rovi e cespugli. Come se non bastasse, sempre nella stessa zona, alle spalle del plesso scolastico, insiste un’area transennata con all’interno materiali da costruzione in parziale stato di abbandono. Terminate le palazzine i costruttori hanno probabilmente dimenticato di sbaraccare il deposito logistico che verosimilmente, a fine lavori di costruzione, doveva diventare un’area verde attrezzata prevista nelle opere di urbanizzazione della zona nuova”.

Le soluzioni possibili

Gli attivisti di Latina Cittadinanza attiva lanciano un appello al Comune e alla Provincia di Latina affinché, per la parte di propria competenza, si attivino per ridare dignità ai cittadini della periferia.All’interno della rotonda, sull’altissimo palo di illuminazione pubblica – suggeriscono facendosi portavoce dei residenti -, sarebbe opportuno installare una telecamera per aumentare il livello di sicurezza, considerato che il quadrivio porta in diverse direzioni principali e diventa pertanto un incrocio di interesse strategico. I residenti propongono, inoltre, di convertire la casa cantoniera in un presidio medico di primo soccorso e l’area verde antistante in un parcheggio oppure in un’area attrezzata. Il presidio medico sarebbe indispensabile, in quanto l’arrivo di una ambulanza e conseguente trasporto al nosocomio cittadino richiederebbe tempi troppo lunghi per una reale emergenza”.