Rebus Latina 1932: le cariche restano da definire e il tempo passa inesorabile

Una svolta c’è stata ma è ancora presto per cantare vittoria. In una data destinata ad entrare nella storia, il 26 luglio,  il gruppo di imprenditori capitanato da Fabio Napolitano ha sottoscritto nello studio del notaio Coppola l’atto costitutivo del “Latina 1932”, il sodalizio chiamato a rappresentare il capoluogo nel massimo campionato del panorama dilettantistico, la serie D. Questa è l’unica certezza, ma bisognerà attendere la convocazione del Cda per conoscere nomi e cariche societarie, al momento tutt’altro che definite e definitive. A partire da quella più importante, relativa al nuovo presidente. C’è poi il principale nodo da sciogliere, quello delle scadenze: strettissimi tempi tecnici impongono di provvedere quanto prima all’affiliazione alla Figc e di completare l’iter per l’iscrizione entro e non oltre la data imposta dall’ultima proroga, il 3 agosto. La sensazione è che il percorso sia ancora terribilmente in salita e che questa corsa contro il tempo possa riservare spiacevoli sorprese.

 

INDISCREZIONI TUTTE DA CONFERMARE

Pino Selvaggio

Restano al momento tutte da confermare le indiscrezioni riportate dalla stampa all’indomani dell’incontro nello studio di via Carducci. Secondo le voci circolate dal tardo pomeriggio di ieri il nuovo presidente sarebbe stato individuato nella persona di Nando Leonardi, noto commercialista del capoluogo già dirigente nerazzurro quasi 40 anni fa e protagonista della nascita della Virtus Latina nel 2007, insieme a Damiano Coletta e con la presidenza di Vincenzo D’Amico. Al suo fianco sarebbe stato scelto come “vice” un personaggio amatissimo dalla piazza, Pino Selvaggio. Trascinatore e capitano del Latina tra il 2000 e il 2002, il talento scuola Milan lasciò il segno per i suoi gol e le sue giocate da classico “numero dieci”. Intrapresa la carriera di allenatore, il romano ora 42enne ha avuto modo di lavorare anche con il settore giovanile della defunta Us Latina. Selvaggio sarebbe stato indicato dalla nuova proprietà come il personaggio ideale attorno al quale costruire l’immagine del club, anche in base al sicuro gradimento della tifoseria. Accanto ad ogni nome, però, è ancora d’obbligo l’uso del condizionale. Tutto dipenderà dalla prossima riunione del Cda e dalle decisioni di coloro che stanno finanziando il progetto. L’impressione è che l’orientamento di questi ultimi si stia rivelando poco in linea con presunte preferenze espresse da altri promotori dell’operazione, a partire dallo stesso sindaco Coletta.

 

CORSA CONTRO IL TEMPO…MA SI FARA’ IN TEMPO?

Dopo la prima fumata bianca serve ora una definitiva schiarita. Anche perché entro il 3 agosto andrà completato l’iter per l’iscrizione alla serie D.  Di tempo ce n’è poco, insomma. Spetterà alla nuova proprietà sfruttarlo a dovere, superando gli ultimi ostacoli e imponendo una linea precisa e coerente. A voler essere realisti, però, non si può escludere il rischio che l’intera operazione possa naufragare. Per tre motivi principali: il pochissimo tempo a disposizione, eventuali prese di posizione discordanti e il rischio che insorgano nuove difficoltà di carattere burocratico.