PalaBianchini off-limits, Coluzzi: Latina non merita questa umiliazione

Il sopralluogo del sindaco di Latina al palazzetto (febbraio 2017) e nel riquadro il consigliere Matteo Coluzzi

L’inagibilità dichiarata del palazzetto dello sport di Latina è frutto di incuria decennale, ma in un anno la nuova amministrazione è riuscita, con un provvedimento del 21 luglio scorso, riconfermato nella giornata di ieri, “soltanto” a precludere l’accesso del pubblico all’impianto ad eccezione del personale autorizzato all’esecuzione delle verifiche programmate alla palestra e agli spogliatoi. Delusione e rabbia da parte degli utenti e non solo. Ad affilare la lama del disappunto è il consigliere di opposizione Matteo Coluzzi che partendo dalla seduta della commissione Sport, cultura e scuola, organizzata al PalaBianchini, il 21 ottobre 2016, ricostruisce il “vuoto” di Latina Bene Comune.

“In quell’occasione – spiega Coluzzi – si discusse della situazione precaria riguardante la struttura stessa. Ebbi modo di evidenziare tutte le criticità derivanti dalle segnalazioni pervenute da coloro che frequentano maggiormente il Palazzetto, dalle realtà sportive fino agli amanti dello sport che si trovano ancora oggi di fronte alla carenza di servizi primari. Emerse una situazione di totale emergenza simbolo dell’abbandono e dell’incuria ormai decennale da parte dell’amministrazione. Spogliatoi chiusi ed inagibili, presenza di muffa e infiltrazioni d’acqua, bagni inaccessibili e maleodoranti. Nota ancora più triste l’inagibilità dei bagni per i disabili, senza illuminazione e senza acqua corrente”.

Il giovane consigliere afferma che in quella sede “si ipotizzò un regolamento in grado di stabilire l’ordinarietà e la straordinarietà degli interventi, calendarizzazione degli orari e stipula di contratti effettivi con dei canoni documentati in base alla suddivisione delle fasce orarie”. “Venne addirittura proposta dalla maggioranza – aggiunge – una esternalizzazione relativa alla gestione. Ma di tutto ciò che cosa è stato fatto finora? In questo anno, a Latina, cosa è stato fatto per lo sport e per incentivare l’immagine delle realtà che portano in tutta Italia il nome della nostra città?”. Interrogativi che trovano risposta nei provvedimenti di interdizione della struttura. Una situazione inaccettabile per Coluzzi “senza menzionare – poi – il silenzio sulla vicenda che riguarda l’utilizzo della piscina ed il contenzioso venutosi a creare tra Comune e concessionario”.

La cronistoria di Coluzzi che segna il nulla dopo la commissione di ottobre arriva al 16 febbraio 2017. Altra data “storica” di Lbc per il sopralluogo del sindaco Damiano Coletta al Palabianchini il quale “chiese testualmente agli uffici preposti ‘un’analisi di tutte le carenze strutturali’ dichiarando che ‘la situazione al Palabianchini è grave, va riconsegnato al più presto alla città e alle società sportive un impianto degno di un capoluogo di provincia’”. “Non dimentichiamoci – aggiunge Coluzzi – che il sindaco Coletta non appena eletto espresse da parte del Comune di Latina un’apertura per l’utilizzo del palazzetto dello sport nei confronti delle società stesse”.

“Qual è stato il risultato? Nessuno. Anzi. Sono stati impegnati con variazione di Bilancio 500.000 euro per l’adeguamento del Palazzetto di via dei Mille a pochi giorni dall’inizio della preparazione della nuova stagione professionistica. Risultato? Tutti fuori dal Palabianchini. Società costrette a migrare verso altre località per disputare allenamenti e gare ufficiali. Nessun bando di affidamento dei lavori in vista. Al momento dell’approvazione del Bilancio dell’ente il 31 marzo 2017 non si era forse al corrente delle problematiche?”, domanda, risponde e commenta l’esponente di opposizione.

Per il consigliere Coluzzi è inaccettabile che tale problema venga “congelato e rimandato senza trovare soluzioni a quella che è tutti gli effetti un’emergenza non solo sportiva ma soprattutto sociale dal momento che coinvolge un’ampia parte della popolazione”. Dura la critica nei confronti dell’assessorato allo sport: “E’ in grado di supportare e tutelare le realtà locali oltre che ad incentivare il valore aggregativo dello stesso? Ad oggi qual è l’immagine che Latina offre a chi viene da fuori per motivi sportivi? Quella di una città che non merita tali palcoscenici? Tutto ciò non è accettabile”.

“Questi sono i risultati del ‘temporaggiare’ di fronte a problemi, questa è la conseguenza diretta del non sapere ascoltare quelle che sono le problematiche che emergono dal vivere ogni giorno la città – conclude amareggiato Coluzzi -. Latina non merita questa umiliazione, una città affamata di sport in balia degli eventi a causa di una amministrazione distratta e scoordinata su qualsiasi tema e le relative tempistiche. Lo sport è sinonimo di identità, di appartenenza ad un qualcosa che è patrimonio della nostra gente. Ma è evidente che qualcuno se ne sia dimenticato”.