Latina, la scuola riapre con le aule inagibili. In via Quarto restano la crepe, doppi turni in vista

Il dirigente scolastico Roberta Venditti

Vistose crepe e carenze strutturali interessano, da gennaio 2017, i padiglioni A e B della scuola primaria di via Quarto a Latina. Nonostante la tempestiva segnalazione al Comune da parte della dirigenza dell’istituto competente, il “Frezzotti-Corradini”, alla vigilia dell’apertura del nuovo anno scolastico fissato per lunedì prossimo, 11 settembre, non è stato effettuato alcun intervento di riparazione.

Ad accertare la condizione dello stato di inagibilità di ben tre aule è stato il Comando dei vigili del fuoco nel corso di un sopralluogo, effettuato nello stesso giorno della segnalazione, a seguito del quale è stata disposta l’interdizione dei locali. Nel verbale si legge che “considerato che la situazione potrebbe evolversi negativamente con il trascorrere del tempo, si rende necessario diffidare chi di dovere per la esecuzione dei lavori di assicurazione e riparazione che il caso richiede”.

La preside Roberta Venditti ha continuato a scrivere al Comune, anche sotto forma di diffida, senza che fosse aperto alcun cantiere all’interno del plesso di via Quarto. Diverse le note inviate al sindaco Damiano Coletta, all’assessore alla Scuola Antonella Di Muro, all’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Buttarelli e agli uffici competenti. Il dirigente del servizio Lavori pubblici e manutenzioni del Comune di Latina, l’architetto Nunzia Lanzillotta, ha recentemente spiegato alla dirigente dell’istituto “Frezzotti-Corradini” di non aver potuto provvedere a disporre gli interventi necessarie a causa di mancanza del personale, segnalando le difficoltà in cui il servizio opera e che gli interventi richiesti non rientrano nella normale manutenzione e necessitano di approfondimenti specifici che richiedono prestazioni professionali specializzate e l’ausilio di saggi e verifiche strutturali all’esito delle quali soltanto è possibile individuare le lavorazioni da eseguire.

Una risposta che ha mandato su tutte le furie i genitori dei bambini della scuola, visto che nonostante la gravità della situazione – segnalata il 20 gennaio 2017 – ad oggi non si è avviata nessuna attività nell’ambito del “complesso” iter indicato dalla dirigente comunale. L’argomento è stato oggetto di discussione di un’assemblea che si è tenuta questa sera nella sede dell’istituto Corradini.

“Per poter garantire il diritto allo studio e non interrompere il servizio pubblico – ha commentato la consigliera comunale dem Nicoletta Zuliani che si è interessata al caso – la preside potrebbe essere costretta, se non si trovano altre sedi dove allocare le tre classi, a ricorrere ai turni pomeridiani con evidenti disagi e controindicazioni. Tutto questo perché da gennaio l’amministrazione comunale non ha mai rivolto attenzione a questa emergenza. Il tempo ci sarebbe anche stato, ma la risposta dell’ufficio è apparsa una beffa. Ancora una volta noto il silenzio e l’assenza dell’amministrazione Lbc, destinataria di tutte le missive della dirigente scolastica. La preside, oltre ad assolvere il ruolo di dirigente scolastica, in tutti questi mesi ha dovuto fare anche da assessora cercando soluzioni alternative, ovvero chiedendo ospitalità presso altre strutture. Ha anche bussato alla porta delle suore del Preziosissimo sangue che, come noto, non occupano più l’edificio dietro all’Immacolata e alla porta della Cura vescovile chiedendo in prestito le aule del catechismo. Ha fatto quello che un assessore avrebbe dovuto fare. L’unica risposta positiva è stata quella da parte della presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, che pur comunicando la sua incompetenza rispetto agli edifici comunali, ha messo a disposizione i locali dell’ex istituto Salvemini che si trovano vicino alla Pontina. Locali che ovviamente devono essere resi conformi all’uso scolastico dei bambini piccoli e soprattutto devono essere richiesti dal Comune e non dalla dirigenza scolastica”.