Parte Giallolatino. Esordio nella narrativa per Graziella Di Mambro al Parco Oasi Verde Q4

Enrico Calamai

Il festival Giallolatino parte subito con i grandi protagonisti della letteratura gialla. E lo fa nella prima giornata di venerdì 22 mixando come sempre la narrativa con la cronaca, “perché oggi come non mai la narrativa è utile per raccontare le storie di cronaca senza incappare in querele, pressioni e minacce. È l’evoluzione del noir moderno che ha in quello mediterraneo la sua più alta sintesi” sottolinea Gian Luca Campagna, ideatore e direttore del festival, giunto all’XI edizione. E non è certo un numero di poco conto: sono infatti undici le edizioni di questa manifestazione che ormai è un appuntamento fisso non soltanto per il capoluogo pontino ma anche per gli eventi culturali letterari italiani. “Nell’esoterismo e nella magia il numero undici è considerato il ‘primo numero maestro’, che testimonia un cambiamento a fronte di una grande forza -precisano lo stesso Campagna e Stefania De Caro, ormai da tre anni direttore del festival-. E le undici edizioni del festival Giallolatino stanno a significare una grande forza di volontà nella sua realizzazione, nella cabala l’undici è il numero che rappresenta la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana, attraverso una spiccata visione d’insieme. E infatti la visione d’insieme ci ha portato in questa edizione a creare un festival ancora più diffuso in città, spalmandolo da piazza del Popolo alla Q4 al Centro commerciale Morbella”. Ma vediamo la prima giornata di Giallolatino.

Si parte nella periferia di Latina venerdì 22, presso il Parco Oasi Verde Q4 in via Cherubini alle 17.15 con l’incontro dal titolo ‘Anarchia, sbirri e narrativa’, presentazione dei romanzi e incontro con l’esordio di Graziella Di Mambro con ‘Tutte le bugie necessarie per essere felici’, insieme a Ezio Gavazzeni autore di ‘Piano Caos’ e  Giorgio Bastonini, autore de ‘Il quadro sulla parete di dolore’, presentati da Gian Luca Campagna, Emilia Di Gennaro e Giuseppe Giulietti, parlamentare e presidente della Fnsi. Si parla un gran bene dell’esordio nella narrativa di Graziella Di Mambro, che ne ‘Tutte le bugie necessarie per essere felici’ mixa fantasia, creatività, esperienza professionale con uno dei periodi più bui della recente storia italiana, il Terrorismo. E lo fa con durezza e delicatezza, alternando con grande capacità espressiva e narrativa la sua prima opera. Questa la trama: Francesca Dorelli è una donna affermata, lavora a Milano per un’agenzia che cura le campagne elettorali e pubblicitarie di politici e aziende. Quando muoiono i genitori deve svuotare e vendere la casa di famiglia in un paesino tra Roma e Latina, nel trasloco ritrova delle fotografie che da aspirante fotoreporter aveva scattato ventidue anni prima. Sono foto di un incidente stradale mortale: la vittima è il suo ragazzo dell’epoca, l’amore assoluto e perduto. Un trauma che risveglia un passato ritenuto rimosso. Francesca ricorda. Per porre fine al coacervo di emozioni si riappropria del fiuto da cronista e comincia a indagare su quello che era stato il suo grande amore, vissuto durante gli anni del Terrorismo. E scoprirà che quel ragazzo aveva una vita parallela, a lei completamente ignota, divisa tra passioni inconfessabili, rivolte sociali, cooperative, depistaggi e vendette contro lo Stato. “La giornalista Graziella Di Mambro firma ‘Tutte le bugie necessarie per essere felici’ come un romanzo duro e fragile che non smetterà di emozionarvi” ammette Campagna. Sempre in Q4 presentazione degli ultimi romanzi di Gabriella Genisi, Romando De Marco e Letizia Vicidomini, mentre alle 18.30 alla Feltrinelli ci sarà l’incontro moderato dall’avvocato Cesare Bruni con Enrico Calamai ed Emilio Drudi dal titolo “Vecchi e nuovi desaparecidos. I diritti degli uomini fantasma”, dove si collegheranno i desaparecidos vittime delle angherie dei governi militari di Cile e Argentina, dove lo stesso Calamai era diplomatico presso l’ambasciata italiana, e i migranti che muoiono nel Mediterraneo cercando una fuga dalla disperazione dei propri Paesi per giungere alla ricerca di una nuova vita in Europa.