Servizio rifiuti a Latina, la mediazione del Cda dell’azienda speciale nel retroscena dello sciopero sospeso

Il consiglio di amministrazione dell'azienda speciale Abc di Latina

Domani prima riunione del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale Abc. Sono ore frenetiche queste per il cda presieduto da Demetrio De Stefano. All’ordine del giorno della prima seduta la predisposizione del bando per la scelta del direttore dell’azienda comunale chiamata a gestire dal prossimo primo gennaio il servizio di igiene urbana di Latina.

Lunedì De Stefano si è incontrato con i curatori fallimentari della Latina Ambiente, Lorenzo Palmerini e Angela Pierro, per capire quale fosse l’orientamento della predisposizione dei bandi di liquidazione della società fallita. La curatela ha garantito che procederà alla vendita del ramo d’azienda comprendente l’attuale forza lavoro della Latina Ambiente. Una circostanza quest’ultima che si incrocia con una delle ipotesi valutate dal cda dell’azienda speciale per l’assunzione nell’Abc, senza ricorso all’avviso pubblico, del personale della Latina Ambiente. De Stefano ha precisato che la volontà a procedere in questa direzione, che presuppone un accordo sindacale, dovrà essere confermata dal responso dell’approfondimento giuridico richiesto a un giuslavorista di Utilitalia.

Al termine della riunione di lunedì, il presidente De Stefano e l’assessore Roberto Lessio su richiesta dei curatori fallimentari, hanno incontrato alcuni rappresentanti sindacali della Rsu della Latina Ambiente. De Stefano, alla luce della conferma della vendita del ramo d’azienda comprendente il pacchetto della forza lavoro, ha ribadito che appunto per comunicare loro la scelta definitiva sulle modalità di assunzione del personale attendeva il parere del giuslavorista incaricato. Quindi il discorso è finito sullo sciopero in programma per venerdì 13 ottobre. “Abbiamo chiesto ai rappresentanti sindacali di non procedere allo sciopero – ha riferito De Stefano contattato al telefono nel pomeriggio di oggi – per non mettere in difficoltà la Latina Ambiente. Lo sciopero era stato indetto con motivazioni di natura politica (mancato incontro tra la Filas e l’amministrazione comunale, ndr) estranee alla gestione della curatela ed estranee alla condotta del consiglio di amministrazione dell’Abc. Con queste motivazioni avrebbero corso il rischio di farsi precettare dal Prefetto. Da parte nostra abbiamo ribadito la volontà a salvaguardare i posti di lavoro nella forma corretta senza incappare in vizi procedurali in danno del Comune. Poiché abbiamo dato buone possibilità di una soluzione ‘diretta’, abbiamo anche altre opzioni eventuali, lo sciopero è stato oggi sospeso”.

Eccolo il retroscena dell’accordo siglato oggi al termine di un incontro tra la curatela fallimentare della Latina Ambiente e la Filas tenutosi nella sede della società.