Il Cristo del Circeo torna a terra per il restauro

Il Comune di San Felice celebra i 25 anni del Cristo del Circeo con un restauro speciale. Dopo un quarto di secolo, nonostante la manutenzione subacquea sia stata eseguita costantemente, la statua ha bisogno di essere tirata in secco per eliminare alghe e altre concrezioni marine che si sono formate sul bronzo e per riparare eventuali danni subiti dal metallo per effetto delle correnti galvaniche.

L’operazione ha offerto lo spunto per un evento che vuole coinvolgere la cittadinanza e gli appassionati di mare da qui al prossimo 25 aprile.

Se ne occuperà materialmente, sotto il coordinamento del sindaco Giuseppe Schiboni e dell’assessore alla cultura del Comune, Rita Petrucci, il gruppo  di appassionati composto da Sandro Signoriello e Marco Sottoriva che, con altri, nel 1992 ebbe l’idea poi realizzata in collaborazione con l’Amministrazione e l’allora Ente provinciale per il turismo; e il fotosub Umberto Natoli, che documenterà l’operazione di recupero e il successivo riposizionamento sui fondali del Circeo.

L’appuntamento è per sabato 21 ottobre alle 10, al porto, con una cerimonia che darà il via ad un evento lungo fino a primavera. A quell’ora partirà verso il largo, la pilotina Sirio della Cooperativa Ormeggiatori Circeo I scortata da natanti delle Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco. Una volta riportata a terra, la statua sarà benedetta da Don Carlo Rinaldi, parroco di Santa Maria degli Angeli.

Il Cristo del Circeo dopo il restauro verrà esposto  nella Chiesa parrocchiale e nei luoghi più significativi della città costiera tra cui il Presepe di Vigna La Corte durante il periodo natalizio, fino a quando, ad aprile, tornerà al suo posto, a 18 metri di profondità, sulla Secchitella un miglio al largo del porto di San Felice dove lo hanno visitato fino ad ora 25mila subacquei.

“Il Cristo del Circeo e tutta l’attività che si svolgerà da qui al 25 aprile, per noi rappresenta, insieme al momento religioso, l’occasione per mostrare ai tanti non subacquei, la statua che è oggi uno dei nostri simboli – sottolinea il sindaco Giuseppe Schiboni che sabato ha presieduto la riunione operativa  –  In questi 25 anni, la statua ha favorito la creazione di un flusso turistico nuovo e di una piccola economia, nell’ottica del nostro modello di sviluppo, che punta alla valorizzazione di uno dei mari più belli d’Italia anche fuori stagione”.

La preparazione delle operazioni per liberare la statua dal plinto di cemento che la tiene ancorata al fondo, e riportarla in superficie, è cominciata.

Tutti i cittadini e i turisti sono invitati a partecipare all’evento.