Latina, i dubbi di Zaccheo sul bando per la nomina del direttore di Abc. Pregi e difetti di Lbc

Vincenzo Zaccheo

“Mi domando come si faccia, nel bando per la scelta del nuovo direttore generale dell’azienda speciale sui rifiuti, ad indicare quale prerequisito l’aver ricoperto per cinque anni un ruolo analogo in aziende pubbliche, escludendo di fatto le professionalità del privato. Dando per di più ulteriore credito a chi ha svolto tale ruolo esclusivamente nel Lazio dove il business dei rifiuti è da sempre fonte di problemi per le pubbliche amministrazioni e terreno fertile per le infiltrazioni malavitose. È evidente che ci troviamo davanti ad un bando indirizzato, un bando che si presta di certo ad un ricorso al Tar che non farà altro che causare danni alla nostra città”. Il commento è di Vincenzo Zaccheo, già sindaco di Latina, che se da un lato riconosce all’amministrazione di Lbc diversi meriti, dall’altro muove pesanti critiche infilando il dito nei rifiuti dopo la preannunciata nuova interrogazione del senatore Maurizio Gasparri sullo stesso tema. “A pensar male verrebbe da credere che il nuovo direttore generale sia già stato scelto prima ancora di pubblicare il bando – attacca Zaccheo -. Mi auguro comunque che questa iniziativa dell’amministrazione Coletta sulla nuova Azienda Beni Comuni non sia un fallimento – conclude addolcendo la pillola – a dimostrazione del mio amore per la città e a tutela degli interessi di Latina e di tutti i nostri concittadini”.

Il riferimento al servizio di igiene urbana arriva al termine di una lunga nota dell’onorevole Zaccheo volta a mettere in luce pregi e difetti di Latina Bene Comune. “Apprezzo – scrive Zaccheo – che il capogruppo di Lbc, Dario Bellini, nel presentare in Consiglio Comunale le osservazioni al Piano del Parco, abbia voluto fare un esplicito riferimento al Porto di Foce Verde, riportando all’attenzione della città un’opera per cui mi sono fortemente impegnato durante il mio mandato di sindaco di Latina. Un’opera che insieme al Borgo Marinaro e al concorso concorso internazionale d’idee sulla Marina rappresenta il futuro del nostro litorale. Allo stesso modo ho apprezzato qualche settimana fa le dichiarazioni del segretario di Lbc, Pietro Gava, quando nel confronto con Cozzolino durante la festa del Pd ha ribadito la necessità di far tornare Palazzo M nella disponibilità del Comune, facendone sede universitaria e non una semplice biblioteca come nei programmi del Senatore Moscardelli. Iniziative che seguono nel tempo le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica Gianfranco Buttarelli fatte in occasione della presentazione dei progetti per le periferie, quando ha ammesso senza remore che le opere per cui è stato richiesto il finanziamento alla Presidenza del Consiglio sono tutte infrastrutture figlie della programmazione e delle iniziative portate avanti durante la mia amministrazione Ribadendo poi proprio recentemente in commissione urbanistica che sono partiti lavori per oltre 30 milioni di euro con i contratti di quartiere attivato durante il mio mandato. In quegli anni abbiamo lasciato nella disponibilità del Comune e della città progetti importanti e finanziamenti che ancora fanno da traino, in un momento particolarmente difficile, all’economia del territorio”.

Insomma, un ex sindaco che non nasconde la soddisfazione di vedersi riconosciuta la bontà dei suoi progetti da chi è ora al governo cittadino in nome del civismo. Zaccheo sembra attaccare le stellette al bavero degli esponenti di maggioranza più meritevoli di riconoscenza. Ma oltre alla carota sembra usare anche il bastone. L’onorevole in un batter d’occhio passa ai difetti: “Tutto ciò (i meriti attribuiti, ndr) dovrebbe far riflettere un movimento civico, che in troppe occasioni oggi prova a giustificare le proprie contraddizioni addossando le colpe ad un passato che non ha prodotto solo i disastri dell’amministrazione di Giovanni Di Giorgi“. “Ricordo ad esempio il tema degli incarichi all’università sull’urbanistica che sono stati revocati in autotutela, ma voglio aggiungere un ulteriore elemento per far comprendere alla città e all’opinione pubblica che questa maggioranza non è la casa di vetro, come ama definirla il sindaco Damiano Coletta“, conclude prima dell’affondo sui rifiuti.