Aprilia, cattiva gestione alla Multisrvizi: tutto fermo dopo la visita del Mef. Carmen Porcelli interroga il sindaco

Carmen Porcelli

Dopo l’ispezione del Mef, la messa in liquidazione della Multiservizi e il progetto delle civiche di spostare i dipendenti dediti alla manutenzione del verde alla Progetto Ambiente, l’amministrazione non ha ancora provveduto a inoltrare le controdeduzioni alla relazione trasmessa a dicembre dal Ministero dell’Economia e Finanze. Il consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli, che ha seguito passo dopo passo l’intera vicenda, portando alla luce la relazione in un primo momento tenuta nascosta dall’ente, interroga il sindaco per chiedere conto dell’assena di risposte ma anche dei problemi gestionali e dei debiti cumulati dall’Asam. L’interrogazione a risposta scritta, protocollata ieri, chiede risposte chiare al primo cittadino.

«E’ trascorso quasi un anno – spiega Carmen Porcelli –  dal ricevimento della relazione del Mef sulle criticità riscontrate nella gestione della Multiservizi, ma ad oggi non risulta che il sindaco Terra o gli uffici abbiano fornito le controdeduzioni al Ministero dell’Economia e Finanza e, cosa ancora più grave, obbligato l’azienda di eliminare le gravi irregolarità riscontrate nella gestione dell’azienda. Ricordiamo al sindaco che sono i cittadini a pagare le conseguenze della gestione allegra delle risorse comunali, i cittadini di Aprilia che pagano le tasse, perché l’azienda del Comune di Aprilia viene mal gestista, perché non è in grado di adempiere alle finalità per le quali è stata creata. Chiedo allora al primo cittadino: a cosa è servito mettere in liquidazione l’Asam? A proseguire nella gestione scellerata delle risorse comunali?». Il consigliere comunale di Primavera Apriliana, Carmen Porcelli, ha inviato una dettagliata interrogazione a risposta scritta al sindaco, all’assessore alle finanze, al segretario generale e per conoscenza alla Corte dei Conti e al Mef poiché a quasi un anno dall’invio del resoconto della ragioneria generale, l’amministrazione comunale non ha provveduto a fornire le controdeduzioni agli organi della magistratura contabile, né ad eliminare le cause dei gravi sprechi riscontrati nella gestione.«L’amministrazione Comunale ha fatto spallucce alla Relazione redatta dal Ministero l’Amministrazione ed è andata avanti per la sua strada, mettendo in piedi la procedura della liquidazione volontaria con una deliberazione di Consiglio Comunale (la n. 6 del 10.02.2017). Secondo l’assessore competente il Comune avrebbe ripianato le perdite ASAM per un importo pari ad € 18.715.618,74, con quell’ esborso sarebbero state chiuse tutte le pendenze dell’Azienda nei confronti dell’Erario, ad eccezione di quello con l’INPS originariamente pari ad € 6,8 milioni e sanato solo in parte per 2,4 milioni. L’Inps ha proseguito la propria opera di recupero ed oggi chiede un importo pari ad € 10.926.056,29. Come mai si è arrivati a tale importo? La delibera di liquidazione cita tanti incontri, e verbali dei revisori, del tavolo tecnico istituito da febbraio 2016, ma tutto questo a cosa ha portato? Dopo la scoperta dell’esistenza della relazione, la giunta municipale è arrivata alla decisione di mettere in liquidazione l’Asam (DG n. 298 del 21.10.2016 con la quale è stato approvato il “Piano di attuazione degli indirizzi di riorganizzazione dell’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi”) stabilendo l’accorpamento del servizio di accompagnamento scuolabus con il trasporto scolastico; l’affidamento ad esterni del servizio di gestione di parcheggi; l’accorpamento in capo alla Progetto Ambiente, società in house del Comune per la gestione del ciclo integrale dei rifiuti, dei servizi attualmente gestiti da Asam riguardanti la manutenzione del verde pubblico e del servizio di informazioni ai contribuenti per la riscossione della Tassa sui rifiuti.  Premesso che la relazione del Ministero, non parla assolutamente di porre in liquidazione l’Azienda, ma di rilevare e porre fine alle criticità e alle illegittimità, continuare a vedere che l’azienda prosegue con il vecchio andazzo è uno schiaffo a tutti quei cittadini che pagano le tasse e che sperano di vivere in una città che offra servizi degni. Inoltre con la Delibera n. 6 si autorizzava la messa in liquidazione, dando atto che la Giunta provvederà a nominare (entro 30 gg. Dall’adozione della stessa)) il Collegio, composto da 3 membri. Cosa che è avvenuta il 16.03.2017, oltre i 30 giorni (termine non rispettato) con la delibera di giunta n. 83. Inoltre la delibera di Consiglio e la delibera di Giunta di nomina del Collegio prevedono espressamente alcuni punti, cioè che il Collegio debba predisporre una proposta di piano di riassetto e riorganizzazione ed entro 30 giorni dal suo insediamento predisporre una relazione economico-finanziaria sull’attività previsionale di impresa che intende realizzare. E’ stato fatto? Il Compenso annuo dell’intero Collegio non può superare quello spettante al Direttore Generale. Ma se il Direttore Generale è ancora in carica (fermo restando i rilievi del Ministero delle Finanze) si tratta di un’erogazione doppia di stipendi?».

«Va evidenziato – aggiunge il consigliere comunale Carmen Porcelli – che nelle commissioni trasparenza sul debito Asam e sui pagamenti del Dl 35 sono emerse delle irregolarità molto gravi, che l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto a giustificare. Un atteggiamento dilatorio che lascia molto pensare, visto che la sottoscritta non ha ricevuto né l’estratto conto del fondo di garanzia, né il carteggio tra l’amministrazione comunale e l’Inps, né dimostrato come mai con i fondi del DL 35 (utili a pagare debiti accertati della pubblica amministrazione entro il 31 dicembre 2013) la maggioranza del sindaco Terra abbia dato mandato per pagare due ratei mensili dell’azienda relativi al 2014 quando i soldi erano stati stanziati per coprire i debiti con l’erario e gli enti previdenziali».

«Chiedo espressamente al presidente della commissione trasparenza, il consigliere Roberto Boi, di far valere il diritto di partecipazione e accesso agli atti stabilito dalla legge. Non si stratta del capriccio di un consigliere di opposizione, ricordo che il mancato controllo degli atti può dare luogo alla cattiva gestione della cosa pubblica, che nel caso dell’Asam sarebbe come assistere ad un film già visto. Stiamo parlando – conclude l’esponente di Primavera Apriliana – di diversi milioni di euro, non di quattro spiccioli, che riguardano una azienda che impiega diverse centinaia di dipendenti, che dovrebbe curare servizi importanti per la città di Aprilia, che vanno dal sociale alla manutenzione degli edifici scolastici e alla cura del verde».