Riviera d’Ulisse, il successo di quattro comuni pontini alla Borsa del turismo archeologico

Stefano D'Arcangelo

La sinergia tra i comuni di Sperlonga, Gaeta, Formia e Minturno, realizzatasi d’intesa con i Parchi  Regionali “Riviera di Ulisse” e “Monti Aurunci”,  è stata ampiamente premiata ed apprezzata dai Bayers nazionali e internazionali nonché dai tanti visitatori che hanno affollato la XX^ edizione della Borsa Internazionale  Mediterranea del Turismo Archeologico che si è svolta a Paestum dal 26 al 29 ottobre appena trascorso.  

Sono stati quattro giorni intensi con uno stand sempre affollatissimo. Forte è stato infatti l’interesse verso il nostro territorio affascinati in particolare dal Mito di Ulisse, dai beni archeologici e dai paesaggi mozzafiato del nostro territorio del basso Lazio. Il materiale promozionale prodotto, andato a ruba ed i cibi della nostra terra, sapientemente presentati dalla scuola alberghiera Celletti di Formia, hanno deliziato gli operatori turistici e i tantissimi visitatori  che hanno invaso  la stupenda location di Pestum.

“Con questa operazione – dichiara il delegato ai beni culturali del Comune di Sperlonga Stefano d’Arcangelo – abbiamo voluto tutti insieme rilanciare il nostro marchio distintivo territoriale e turistico all’insegna della “Riviera di Ulisse”. Un Brand fortemente attrattivo già in parte  apprezzato  all’estero, grazie alle azioni promozionali della ex APT di Latina, su cui occorre rilanciare in modo sistemico la nostra offerta ricettiva alberghiera ed extralberghiera con nuovi servizi e pacchetti integrati  (Turismo – cultura-Ambente)  davvero in grado di promuovere  e valorizzare pienamente il nostro territorio  che da San Felice Circeo, passando per Terracina e fino a Minturno costituisce un unicum storico-culturale, ambientale e paesaggistico di straordinaria bellezza e di grande  attrazione turistica da far valere sui mercati nazionali e internazionali. Accanto a queste potenzialità gli stessi Cammini storici, rilanciati fortemente anche in questi giorni dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, come per esempio l’Appia Antica, la Via Francigena sud e l’antica via Flacca, possono e debbono costituire un grande ed ulteriore valore aggiunto di forte richiamo  turistico, culturale e spirituale con riflessi estremamente postivi sia per l’occupazione che per un nuovo e più qualificato  sviluppo economico  davvero  sostenibile e rispettoso dei nostri luoghi”.