Per non dimenticare l’eccidio di Roccagorga. In un nuovo libro il recupero della memoria

Roccagorga celebra il 105° anniversario dell’eccidio, tragico epilogo di una rivolta popolare: i contadini lavoravano come bestie, pagavano decime pesanti e vivevano nella miseria, in condizioni di scarsa igiene, in assenza di fogne e di condutture idriche e di pesante sfruttamento.

La protesta contro l’amministrazione comunale era arrivata formalmente in piazza l’8 dicembre 1912. Ma la folla ottenne soltanto l’allontanamento temporaneo del medico condotto responsabile di essersi approfittato della sua posizione per fare i suoi comodi. Troppo poco per frenare la rivolta. Erano il sindaco e il segretario comunale che avrebbero dovuto lasciare il palazzo. I contadini così erano tornati in piazza, in 400, più rumorosi di prima. Il sindaco chiamava quindi carabinieri e soldati e la piazza diventava teatro di scontro fino all’ordine rivolto alle forze dell’ordine di aprire il fuoco. Era il 6 gennaio 1913: caddero sette persone, tra cui un bambino di 5 anni e una donna incinta; decine i feriti; L’Avanti titolò “Assassinio di Stato”; il direttore Benito Mussolini fu processato a Milano, insieme ad altri giornalisti, per vilipendio.

Come dimenticare il giorno dell’Epifania più tragico di sempre, una storia dolorosissima per la piccola comunità lepina che negli anni successivi vivrà il dramma di due guerre mondiali? Ogni anno a Roccagorga si rinnova il lutto di una comunità, frutto della distrazione dello Stato.

Sabato 6 gennaio 2018, in occasione del 105° anniversario dell’eccidio di Roccagorga, la cittadinanza si riunirà in corteo alle 10.15 con le autorità civili e militari per deporre una corona di alloro presso la lapide in onore delle vittime posta all’interno della Rifolta di piazza VI Gennaio, così intitolata alla memoria del tragico evento. Il rito sarà accompagnato dalle musiche della banda “Verdi” di Roccagorga. Il programma prevede alle 11, presso il teatro comunale, il convegno dal titolo “Il recupero della memoria”. Seguirà un intervento del sindaco Carla Amici. Il soprano Veronica Mancini canterà l’inno VI Gennaio, composto dal maestro Orsini. Nel corso dell’iniziativa, moderata dal giornalista Lidano Grassucci, sarà presentato il libro “L’eccidio” edito da Atlantide, patrocinato dal Mibact, e curato da Vittorio Codesta. Un evento nell’evento intitolato “Riflessioni contemporanee e pensieri” a cui parteciperà anche l’associazione Progetto Lepini.