Romanzi e Mastrobattista biasimano la visita di Zingaretti al Teodosio Rossi di Priverno

Il tour privernate di Nicola Zingaretti finisce nel mirino di Mario Romanzi e Francesco Mastrobattista, rispettivamente pèresidente di Gioventù Nazionale e presidente di Azione Studentesca per la provincia di Latina. Nella giornata di ieri, il presidente della Regione Lazio ha fatto visita all’Isiss Teodosio Rossi di Priverno per la cerimonia di consegna dei terreni confiscati alle mafie ai Comuni e agli Istituti Alberghieri. Nello specifico, la Regione, sotto la supervisione dell’Osservatorio alla Sicurezza e Legalità ha consegnato un terreno confiscato ad un ex narcotrafficante all’Istituto Agrario di Priverno rappresentato nella doppia veste di sindaco e dirigente scolastico da Anna Maria Bilancia, poi un terreno che era dei Ciarelli all’Istituto San Benedetto di Latina rappresentato dal dirigente Lifranchi e, come sindaco da Damiano Coletta e infine terreni del clan Bardellino al sindaco di Spigno Saturnia e al dirigente dell’Agrario di Itri. La scelta di Priverno e di una scuola, oltre che della data, ha provocato la reazione stizzita dei vertici provinciali di Gioventù Nazionale e Azione Studentesca. In una nota congiunta, Mario Romanzi e Francesco Mastrobattista obiettano: “Siamo sempre più sconcertati dal metodo di far politica del PD che strumentalizza gli studenti per fare campagna elettorale. Ci riferiamo, in particolare, alla sfilata organizzata ieri dal PD per il candidato del centrosinistra alle regionali Nicola Zingaretti nell’;aula magna dell’Isiss Teodosio Rossi di Priverno, a meno di 40 giorni dalle elezioni. Infatti, il governatore uscente del Lazio ha preso parte alla “Cerimonia di consegna ai comuni e agli istituti agrari dei terreni confiscati alle mafie”, idea maturata durante il campus della legalità, svolto sempre nell’istituto privernate, che nei due anni precedenti si è sempre svolta a ridosso della chiusura dell’anno scolastico (maggio e giugno). Dispiace constatare come un’occasione utile per promuovere il territorio lepino della provincia pontina sia stata così malamente strumentalizzata dalla dirigenza locale e regionale del PD. Ci troviamo, purtroppo, di fronte all’ennesimo episodio di campagna elettorale fatta nelle scuole a discapito dello sviluppo del senso critico degli studenti. Noi di Gioventù Nazionale e Azione studentesca lottiamo affinché gli studenti possano fare politica nelle scuole nei rispettivi organi di rappresentanza perché riteniamo sia un modo per far crescere il senso civico dei ragazzi, fondamentale in un periodo di crisi dove i nostri coetanei sono sempre più lontani dalla politica. Invece, gli studenti non possono in alcun modo far politica nelle scuole, un divieto assurdo che non vale per i dirigenti scolastici che trovano sempre il modo di far campagna elettorale in maniera nelle scuole. Auspichiamo invece che i sindaci del PD utilizzino questo impegno che mettono nelle campagne elettorali per risolvere i problemi dei cittadini (come l’acqua, la sanità, la sicurezza) vista la mancanza di risposte credibili”.