Gestione dei rifiuti a Latina, arriva l’ABC di Lessio: nel 2018 mutuo di 12 milioni, nel 2023 saldo di 4 milioni

Roberto Lessio

Si chiama ABC (acronimo di Azienda per i Beni Comuni di Latina) la costituenda “speciale” per la gestione dei rifiuti del capoluogo pontino.

L’amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta è pronta a sottoporre al voto del Consiglio comunale la proposta deliberativa contenuta nell’atto di giunta, approvato il 27 giugno scorso in concomitanza con l’emissione dell’ordinanza sindacale per la proroga del servizio rifiuti alla fallita Latina Ambiente fino alla fine dell’anno in corso a partire da domani primo luglio, inerente “quale forma di gestione pubblicistica del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, l’Azienda speciale”, così come progettata dall’ dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

L’ABC dell’assessore Roberto Lessio – soluzione individuata dal delegato all’ambiente della giunta Coletta, al termine di un accidentato percorso intrapreso dopo la rinuncia all’affidamento a terzi dell’importante servizio tramite gara europea – sarà un soggetto giuridico, strumentale all’ente municipale, a tempo indeterminato (salvo scioglimento da parte del Consiglio comunale) gestita da un consiglio di amministrazione, composto da tre componenti, compreso il presidente, e da un direttore. Tra gli organi statutari ovviamente anche il Collegio dei revisori dei conti. In base alla bozza di statuto, presente negli atti che saranno portati in consiglio comunale, la nomina del presidente competerà al sindaco, quella del direttore sarà effettuata tramite selezione.

In base alla relazione illustrativa fornita dall’Università partenopea (incaricata allo scopo al prezzo di 39mila euro) la soluzione dell’azienda speciale è “sembrata”, la scelta più opportuna, meglio confacente alla politica ambientale ed economica del Comune di Latina. La relazione “conferma” l’efficienza e l’economicità delle gestioni a mezzo della costituenda Azienda Speciale, “ribadendo” la conformità al diritto comunitario e nazionale. Dunque, musica per le orecchie di Lessio e dei colleghi di Latina Bene Comune.

Nel progetto, sviluppato in 98 pagine, tra classificazione dei rifiuti, organizzazione della differenziata spinta, obiettivi del servizio, tipologie di cassonetto e quant’altro anche il cronoprogramma finanziario dell’operazione Azienda speciale ABC.

In base ai calcoli dell’Università, il Comune di Latina quest’anno (2017, il servizio sarà gestito fino alla fine dell’anno, salvo imprevisti, dalla Latina Ambiente) spenderà 103.203 euro per mezzi, costo del personale fuori produzione e comunicazione (preventiva campagna informativa prima dell’avvio del servizio). Poiché si parte con un tesoretto di 400mila euro, il primo anno di ABC dovrebbe chiudersi con un saldo positivo di 296.797. Nel 2018, anno di avvio effettivo del nuovo gestore dei servizi, il Comune=ABC contrarrà un mutuo di 12 milioni e 75mila euro. Per lo stesso anno le entrate stimate (canoni + i soldi del mutuo) ammonterebbero a 29 milioni e 867mila euro. “No problem”, perché tra attrezzature, personale, canoni leasing, comunicazione e costi di smaltimento stimati pari a zero, la ABC riuscirà a spendere 373.119 euro in meno, di quanto avrebbe a disposizione, che sommato al saldo positivo del 2017 chiuderebbe l’anno in bellezza con in cassa 669.916. Con il progredire degli anni si assottiglieranno le entrate e le uscite, ma aumenteranno i saldi di cassa fino a sfiorare i 4milioni nel 2023 (qui lo schema del cronoprogramma finanziario).

A breve, come comunicato oggi dall’amministrazione comunale, il procedimento di costituzione dell’ABC sarà portato in Consiglio comunale. In quanto agli incarichi per l’azienda speciale  – precisa la nota stampa dell’ente di Piazza del popolo – “gli stessi verranno affidati secondo i criteri stabiliti dalla delibera di Consiglio Comunale n°54/2016 avente ad oggetto gli ‘Indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune in organi sociali di enti, aziende, istituzioni, fondazioni, consorzi e società partecipate’ del 30 novembre 2016 adottata da questa Amministrazione in adempimento ad un obbligo di legge vigente dal 2000 e al quale il Comune si è finalmente adeguato”.