Maenza, colletta popolare per finanziare la Passione. Venerdì Santo, tutto pronto per l’edizione 2018

La messa in scena della Domenica delle Palme, con l’entrata di Gesù a Gerusalemme, ha definitivamente spazzato via i dubbi sull’edizione 2018 della Rappresentazione del Venerdì Santo di Maenza. Nonostante i problemi economici che ne hanno messo in dubbio la realizzazione fino alla fine, anche questo Venerdì Santo a Maenza sarà caratterizzato dalla Sacra Rappresentazione delle ultime ore di Gesù, per quello che negli anni è diventata una delle rappresentazioni più famose a livello locale e non solo.
Circa 300 persone, giovani, uomini, donne e bambini, per lo più di Maenza, nei giorni della Settimana Santa si trasformano in per interpretare i ruoli dei personaggi della Bibbia e del Vangelo: Gesù, Apostoli, Giuda, Caifa, Pilato, Erode, centurioni, soldati, plebe, Maria, Veronica, Maddalena e pie donne… riproponendo cosi dal vivo, il dramma storico svoltosi quasi duemila anni fa a Gerusalemme le cui ambientazioni vengono ricostruite nei luoghi del caratteristico centro lepino, trasformato per l’occasione in un teatro attorno alo spettatore. Una piccola appendice preannuncia la rappresentazione del venerdì: la mattina della domenica delle Palme, viene riproposto alle porte del paese l’ingresso di Gesù a cavallo di un’asina, seguito dagli Apostoli, e accolto trionfalmente da decine di maentini in costume ebraico esultanti con le palme d’ulivo che vengono benedette in piazza. Oltre all’incontro con il centurione romano ed all’episodio relativo all’uccisione di un legionario portatore di insegne per mano di Barabba, è stato inserito il quadro del battesimo di Gesù. Nel frattempo, ogni cosa è stata messa a punto per la grande rappresentazione della Passione, dalle scenografie a grandezza naturale alle luci, dalla colonna sonora ai costumi ed alle corazze realizzate da artigiani del settore. Il piccolo centro acquista cosi l’aspetto di una piccola Gerusalemme, con le varie scene distribuite nei luoghi più adatti a riproporle: dall’ultima cena e la cattura di Gesù nell’orto degli Ulivi che si svolge in piazzale S. Rocco in una zona che abbonda di tali piante, per proseguire in piazza S.Reparata con il quadro dell’incontro con il sommo sacerdote Hanna; poi si procede al tribunale di Caifa ambientato nell’austera cornice del Castello. A seguire, come scritto nei sacri testi, si passa al pretorio Romano, allestito in piazza F. Lepri e qui Pilato emanerà l’estrema sentenza seguita al giudizio di Erode Antipa. L’impressionante quadro dell’impiccagione di Giuda da inizio alla via crucis , che si snoda per l’arteria più importante del paese, per poi concludersi e culminare con la scena struggente della crocifissione sulla scarpata sottostante al castello baronale.
Per far si che la Rappresentazione si svolga con tutte le sue peculiarità, i cittadini hanno contribuito con una colletta da 8 mila euro che si aggiungono ai 5 mila donati da uno sponsor e ai 3 destinati dal Comune che ne ha anticipati altri 10 mila in attesa che la Regione Lazio elargisca il contributo da 26 mila euro richiesto.
Inserita dal 2000 nel circuito dell’Europassione, la Rappresentazione di Maenza è tra le 34 proposte per il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità; ha sfilato a Roma davanti al Papa ed è stata scelta per raffigurare il video vangelo che verrà presto diffuso.