Aprilia, cittadinanza onoraria alla Polizia Stradale. Carmen Porcelli critica la maggioranza e ricorda : “Non dare per scontato chi fa bene il proprio dovere”

Solo sette mesi dopo la prima proposta di Carmen Porcelli insignire la Polizia Stradale della cittadinanza onoraria, il consiglio straordinario si è riunito alla presenza delle autorità per concedere il titolo onorifico agli uomini del distaccamento di Aprilia, che andando ben oltre le proprie competenze, hanno individuato il traffico sospetto di mezzi su via Corta e smantellato una organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti. Proprio sul senso del dovere, da non dare per scontato in un mondo in cui fare il proprio dovere è diventato spesso un optional, la consigliera di Primavera Apriliana Carmen Porcelli ha costruito l’intervento in consiglio comunale, durante il quale ha ricordato gli ostacoli posti proprio dalla maggioranza prima dell’approvazione della mozione. “Sono trascorsi 7 mesi – ha dichiarato Carmen Porcelli –  da quando  in qualità di prima firmataria, con il sostegno sincero e convinto dei  due colleghi che siedono alla mia destra – ho presentato la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al distaccamento della Polizia Stradale. Non è stato semplice arrivare fin qua e se oggi questo importante riconoscimento sarà conferito agli uomini e alle donne della Polizia di Stato è solo grazie alla pervicacia, alla caparbietà di alcuni – pochissimi –  consiglieri comunali. L’indagine condotta dagli agenti della Polizia Stradale ha dato luogo ad un dibattito serrato, acceso e ancora oggi non comprendiamo il perché”.

Un interrogativo ancora aperto, le ragioni delle resistenze in maggioranza alla concessione della cittadinanza onoraria. La consiliatura iniziata con un atto di illegalità – gli attentati all’assessore alle finanze Antonio Chiusolo, grazie all’opposizione si è chiusa con il riconoscimento a chi rappresenmta la legalità sul territorio, come ricordato dal consigliere di Primavera Apriliana. “Questa consiliatura – ha ricordato Porcelli -si è aperta, cinque anni fa, all’insegna di due episodi eclatanti che hanno provocato le dimissioni di un amministratore. Mi riferisco ad Antonio Pio Chiusolo, vittima di un grave attentato compiuto presso la sua abitazione e destinatario di un inquietante messaggio di morte. Le indagini, che non sono state affidate alla Polizia di Stato, si sono concluse con una richiesta di archiviazione, perché non è stato individuato un solo responsabile. Nessuno ha incendiato le due automobili parcheggiate sulla rampa del garage dell’abitazione del politico, magari con l’intento di provocare una esplosione; e nessuno gli ha fatto recapitare dieci proiettili, rinvenuti nel giardino della casa dell’ex amministratore. Eppure quei proiettili c’erano. Questa consiliatura, invece, sta per chiudersi con il riconoscimento di un premio  che rende merito al lavoro svolto dagli agenti della Polizia Stradale e, consentitemi, anche a quanti – e sono tanti – che in questa città vorrebbero veder prevalere  la giustizia e la legalità che insieme alla tutela dell’ambiente e della salute umana dovrebbero rappresentare delle priorità per ogni cittadino, a prescindere dal proprio ruolo”.

Fare il proprio dovere, secondo Carmen Porcelli, è di vitale importanza ma è qualcosa che sarebbe sbagliato dare per scontato. “Ad Aprilia – sottolinea – nella sua immensa e incontrollata periferia, negli ultimi trenta anni, uomini senza scrupoli  hanno scavato e riempito numerose discariche illegali, inquinando la terra e l’acqua, facendoci ammalare. L’operazione della Polizia Stradale è eccezionale per questo: per una volta gli autori dello scempio hanno un nome e un volto. Anche per questo il vile tentativo di sminuire la portata di questa operazione, a poche ore da questa cerimonia,  attraverso la macchina del fango, non ha funzionato: la città è con voi. I cittadini hanno compreso e se abbiamo proseguito nell’intento di celebrare questa cerimonia è anche grazie a loro. Tanti apriliani hanno ribadito l’esigenza di avere un commissariato di polizia e si sono resi conto, a partire da questa operazione, che questo c’è. Non basta, servirebbero più uomini e più mezzi. E a quanti si sono chiesti – rappresentanti delle istituzioni – le ragioni di questo premio, sostenendo che in fondo gli agenti avessero semplicemente svolto il loro dovere, rispondo con le parole di San Tommaso Moro, proclamato nel 2000 patrono dei politici cattolici da papa Woytila: il dovere è l’azione che può produrre più bene al mondo. Forse se ognuno di noi facesse il proprio dovere con autenticità e sacrificio, con sete di verità e ricerca della virtù, il mondo – anche Aprilia – sarebbe una luogo migliore”.