Giovanna Miele sull’evento del Primo Maggio: Latina non è mafiosa, il sindaco offende la città

Giovanna Miele

Le parole del sindaco di Latina Damiano Coletta, pronunciate oggi nella settimanale rubrica di Radio Luna “Le cose in Comune”, in merito all’evento del Primo Maggio, già oggetto di commento da parte del blogger Ivan Eotvos, indignano l’esponente di Forza Italia Giovanna Miele.

“Non si possono usare parole come mafia con questa leggerezza, mai – afferma Miele, consigliera comunale e provinciale -. Ma soprattutto non può usarle un sindaco di una città capoluogo per parlare del flop dell’evento del 1 maggio. Se esistono atti intimidatori o minatori, le responsabilità andranno individuate in capo alle singole persone perché lo ribadisco la responsabilità penale è personale. Non ci sto a sentire dire che la mia città è mafiosa”,

“Il concerto del 1 maggio – dichiara Giovanna Miele – non è stato un successo di pubblico perché è stato organizzato in fretta, è stato poco pubblicizzato, perché non c’è stato il tempo materiale di farlo. Ma il problema in questo caso si chiama ‘programmazione’, non certo ‘mafia’, ed è da attribuire al sindaco e all’amministrazione, e non a un’intera città. Un amministrazione che come al solito si fa trovare impreparata davanti agli eventi scritti sul calendario, oggi il 1 maggio e il taglio dell’erba, tra poco sarà l’estate, poi le scuole, il Natale e così via”.

“Se il sindaco ha nomi e cognomi di questi mafiosi, li vada a denunciare, e io sarò al suo fianco – aggiunge l’esponente di Forza Italia -. Altrimenti non sostenga l’esistenza di un ‘sistema Latina’ per nascondere la sua scarsa capacità di amministrare. Se il sindaco pensa che per combattere le mafie, come lui le chiama, bisogna evitare gli affidamenti diretti e ricorrere ai bandi di gara, io sto con lui, ma allora questo metodo deve diventare la regola, mentre vedo che solo in alcuni casi si opta per i bandi o il Mepa, con la scusa della trasparenza, un concetto caro a momenti alterni”.

“Latina – conclude Giovanna Miele – non è una città mafiosa, né una città di incivili, come gli esponenti di questa amministrazione sostengono. È sicuramente una città che ha bisogno di una guida autorevole, che in questo momento non c’è”.