Latina, la rivelazione di Cervellati nell’intervista di Eotvos e le cose non dette

Pier Luigi Cervellati

La rivelazione del professor Pier Luigi Cervellati sul politico di Latina che voleva edificare 300mila metri cubi in area destinata a verde pubblico ha già fatto il giro del web, incassando like a go go. Nella video-intervista, che riproponiamo in basso, realizzata da Ivan Eotvos, l’urbanista bolognese incaricato, ormai quasi un ventennio fa, dal sindaco Ajmone Finestra per redigere il nuovo piano regolatore di Latina, poi lasciato morire dalla politica, svela l’identikit del consigliere “palazzinaro”. Per chi non è più giovanissimo e conosce un po’ le vicende politico-urbanistiche del capoluogo pontino non avrà avuto difficoltà a dare un nome e un cognome a quel consigliere di maggioranza che aveva osato rivolgersi al professore con l’impertinente richiesta. “Uno dei tanti”, dice oggi la piazza, come si intuisce dal docu-film di Gianfranco Pannone “Latina Littoria”.

Ma torniamo ai 300mila metri cubi su area verde, in base alle previsioni del vigente, allora e adesso, piano regolatore di Piccinato. Dalle dichiarazioni di Cervellati si comprende che il consigliere di maggioranza avrebbe voluto che il nuovo piano regolatore trasformasse quel terreno di sua proprietà da verde pubblico ad area edificabile. E siccome il Prg di Cervellati alla fine è rimasto lettera morta, qualcuno oggi potrebbe anche dire, paradossalmente, “meglio così”, visto che per la tenuta della maggioranza di allora si sarebbe potuto correre il rischio di dover assecondare in una qualche misura la richiesta. In fondo il Prg di Piccinato prevedeva per il terreno in questione la destinazione a verde pubblico. Caso chiuso?

Il politico “citato” da Cervellati dove avrebbe voluto piazzare 300mila metri cubi? Sono davvero tanti. Immaginate 30 palazzi come quello finito sotto sequestro nel 2015 per effetto della cosiddetta variante Malvaso, il Ppe di Borgo Piave poi annullato. Quei 300 metri cubi di cemento si sono nascosti nelle pieghe della maledetta stagione delle varianti “malate”, pensate prima dai detrattori di Cervellati e poi portate a termine dalla giunta di Giovanni Di Giorgi, e infine cancellate dal commissario Giacomo Barbato? C’è una vasta area incolta in via dei Volsci. Era lì che si voleva coprire il campo? Che destinazione ha oggi e quale era stato il “premio” che aveva consentito la realizzazione di qualche elegante palazzina prima ancora di rilanciare con i 300mila metri cubi?