Terracina, fuoriuscita di radiazioni dal tomografo del Fiorini: interrogazione regionale. La Asl smentisce episodio

L'ospedale di Terracina
”Venga fatta chiarezza sulle presunte anomalie, denunciate dal personale che ha allarmato i carabinieri del Nas, al tomografo computerizzato dell’ospedale Alfredo Fiorini di Terracina. Se fossero confermate, il presidente Nicola Zingaretti ha intenzione di segnalarle alle autorità competenti?”. E’ quanto chiede, riferisce una nota, in un’interrogazione urgente a risposta immediata il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Tripodi.
”A dire del personale dell’ospedale – si legge nel testo dell’interrogazione della Lega – le schermature di piombo, che dovrebbero impedire agli operatori di entrare in contatto con le radiazioni all’esterno del tomografo, non sarebbero conformi alle normative vigenti”.
Una scoperta, ricostruisce Tripodi nell’interrogazione, che sarebbe avvenuta attraverso ”un contatore geiger, portato per scrupolo dal personale, che rilevava la fuoriuscita di radiazioni nell’ambiente in cui operano i dipendenti del reparto di Radiologia. Inoltre i dispositivi di protezione individuale, posizionati sui camici del personale, non rileverebbero le radiazioni”.
Sulla presunta dispersione ambientale di radiazioni dalla TC di Terracina, la direzione generale della Asl pontina smentisce l’accaduto: “Preme tranquillizzare l’opinione pubblica che tale evento non si è mai verificato – recita una nota stampa – e che l’attività radiologica, gli operatori ed i pazienti sono costantemente monitorati. I livelli di radiazioni associati all’uso della metodica sono largamente inferiori alla soglia di dose consentita per legge. I controlli vengono eseguiti con periodicità fissate e tutte le verifiche strumentali hanno rilevato l’utilizzo dell’apparecchiatura nel pieno rispetto del disposto di legge. I dispositivi dosimetrici personali, identici per tutti gli operatori radioesposti dell’azienda, sono tarati e certificati da ditta terza e risultano tutti al di sotto delle soglie di dose
consentite dalla norma”.