A Latina il Partito comunista si schiera dalla parte dei venditori ambulanti

Il Partito Comunista a Latina ha iniziato da un paio di giorni un’azione di sostegno agli ambulanti dislocando sul litorale pontino diverse squadre di militanti, che fornendo generi di prima necessità e di sollievo (acqua, succhi di frutta e merendine) “cerca di unire culturalmente le lotte dei proletari immigrati a quelle dei proletari italiani, vittime entrambi di un unico nemico: il capitalismo”. L’iniziativa, che ha riscosso notevole apprezzamento sia da parte dei venditori che da parte dei bagnanti, verrà portata avanti per tutto il mese di luglio.

“In un clima in cui si continua a incentivare la guerra tra poveri – recita una nota stampa del Partito Comunista – sezione “Thomas Sankara” di Latina, con un governo che arriva perfino ad attaccare i venditori ambulanti, il Partito Comunista si pone ancora una volta dalla parte degli sfruttati in continuità con il lavoro svolto in questi anni in difesa degli ultimi. Il ministro Salvini ha annunciato che utilizzerà i fondi requisiti alla mafia per pagare il servizio di controllo sulle spiagge per reprimere il commercio degli ambulanti, in maggioranza stranieri. Evidentemente il nostro eroico ministro ritiene che i 20 euro al giorno (quando va bene) guadagnati dagli ambulanti siano una piaga per la società italiana, dimenticando i 49milioni di euro che la Lega deve restituire allo stato. Il Partito Comunista si oppone a questo sperpero di denaro pubblico buono solo per la propaganda xenofoba della Lega: chiediamo quindi che questi fondi vengano impegnati a coprire i tagli fatti all’istruzione negli anni”.