Scuole paritarie a Latina, la soluzione nella Riforma Berlinguer. Convenzioni congregazioni religiose, ok unanime del Consiglio

L'assessore Gianmarco Proietti in Consiglio comunale (foto scattata prima dell'emergenza coronavirus)

Approvata all’unanimità del Consiglio comunale di Latina la proposta di deliberazione avente ad oggetto gli schemi di convenzione con le congregazioni religiose per l’insegnamento e il coordinamento nelle scuole dell’infanzia comunali. Si chiude così un capitolo “doloroso” che a partire dallo scorso autunno ha rischiato di compromettere la continuità del servizio scolastico offerto dalle suore nel comune di Latina.

Le convenzioni sono state predisposte per le scuole dell’infanzia San Marco (Latina centro, 5 sezioni), Santa Maria di Sessano (Borgo Podgora, 3 sezioni), Pio IX (Borgo Grappa, 2 sezioni) e Santa Maria Goretti (Borgo Le Ferriere, 1 sezione). La soluzione per tali convenzioni – ha sottolineato il nuovo assessore alla Pubblica istruzione, Gian Marco Proietti – è stata trovata all’interno della legge, la 62 del 2000 (Riforma Berlinguer), che ha dato pari dignità alle scuole paritarie all’interno della pubblica istruzione. Una soluzione, che detta così, oggi appare semplice e che invece era apparsa irraggiungibile all’amministrazione comunale nel momento in cui aveva comunicato le disdette alle congregazioni vista la scadenza dei contratti e l’impossibilità di rinnovarli nell’ambito dello stesso quadro normativo.

Gli schemi delle nuove convenzioni approvate, basate sull’attività volontaria di docenza delle religiose dotate di titolo professionale richiesto, impegnano il Comune di Latina a corrispondere ad ogni congregazione, a titolo di rimborso spese, un contributo annuo stabilito in base al numero di religiose presenti nei rispettivi istituti e individuato in 9.600 euro per le scuole di Borgo Grappa e Borgo Podgora, 28.800 euro per San Marco, 30mila per la paritaria di Borgo Le Ferriere i cui locali non sono di proprietà comunali.

Il nuovo assessore alla Pubblica istruzione e gli esponenti di maggioranza, capeggiati oggi dal consigliere Francesco Giri in sostituzione di Dario Bellini, hanno riconosciuto il ruolo di pungolo svolto dall’opposizione al fine di trovare la soluzione a garanzia della permanenza delle suore in città e a garanzia della libera scelta delle famiglie di poter optare per l’istruzione dei propri figli l’offerta messa in campo dalle congregazioni religiose. Riconosciuto anche l’impegno profuso dall’ex assessore alla Cultura Antonella Di Muro nel percorso conclusosi oggi con l’approvazione all’unanimità della delibera. L’assessore Proietti ha sottolineato che gli atti che hanno preceduto la delibera di oggi garantiscono un progetto educativo basato sulla laicità. Proietti, nel suo intervento, ha voluto citare le parole del professor Achille Campagna: “La scuola è un capitale invisibile”.

Da parte dell’opposizione alcune precisazioni sulla ricostruzione degli eventi che a partire dal novembre scorso avevano dato luogo a un vero e proprio scontro su questa vicenda. In particolare il consigliere Massimiliano Carnevale ha ricordato che il Consiglio e la commissione competente erano stati tenuti all’oscuro della iniziale disdetta e che l’opposizione a due giorni dalla “scoperta” aveva sottoposto il tema all’assise civica.

Il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari oggi in aula ha dato comunicazione, in coincidenza con l’approvazione degli schemi di convenzione, della disdetta per raggiunti limiti di età delle suore di Borgo Faiti da parte di una congregazione che gestisce la scuola Pio XII. Il consigliere Andrea Marchiella ha chiesto che l’amministrazione si adoperi, sin da subito, a trovare altra congregazione religiosa disponibile al subentro, estendendo le ricerche in tutt’Italia.

A margine del Consiglio comunale di oggi è intervenuta anche la Curia Vescovile. “Siamo soddisfatti – ha commentato Remigio Russo, portavoce del vescovo di Latina, monsignor Mariano Crociata – dell’approvazione del nuovo schema di Convenzione con gli istituti religiosi, per affidare loro la gestione delle scuole paritarie comunali dell’infanzia, decisa oggi dal Consiglio comunale di Latina. Fa piacere che sia avvenuta all’unanimità, significando così l’interesse della città a che le suore restino a gestire gli asili comunali. Ulteriore motivo di soddisfazione è che il lungo confronto tra le parti ha portato al mantenimento di questo servizio ultradecennale adeguandolo alle recenti norme di settore. Vogliamo esprimere il nostro ringraziamento proprio alle suore che hanno accettato così di restare a Latina, in una nuova modalità, per assicurare la continuità del loro impegno a favore dei bambini. Un grazie va anche all’Amministrazione comunale, perché con questo affidamento del servizio dimostra di credere al valore aggiunto che le nostre suore possono portare in questa attività. Infine, ci sentiamo anche di richiamare fortemente l’attenzione della comunità pontina, nelle sue componenti politiche, istituzionali ed ecclesiali, a esercitare – ciascuna per quanto le compete – la massima responsabilità nell’assicurare l’educazione alla vita e alla fede dei nostri bambini e ragazzi”.