“La Tv è piena di scene dove in seguito alla segnalazione di un crimine la Polizia arriva immediatamente isolando l’area con il tipico nastro giallo e vietando l’accesso. Ma cosa c’entra ciò con l’archeologia? E’ proprio quello che è successo a grotta Guattari – spiega Laura Gobbo della Fondazione Zei – . Il cranio di Homo di Neanderthal rinvenuto al suo interno è stato ucciso quasi 50.000 anni fa, secondo la scienza ufficiale un resto di pasto di iene, secondo la vecchia teoria del suo scopritore, Carlo Alberto Blanc, da altri uomini. La Grotta è quindi rimasta sigillata per migliaia di anni, per poi venire scoperta nel 1939 e quindi resa visitabile a un numero limitato di persone, in piccoli gruppi per non alterare il suo microclima. Dopo quasi 80 anni dal suo ritrovamento, il 10 agosto sarà possibile visitare ancora una volta il teatro di questo antichissimo delitto. Durante la visita guidata, un archeologo racconterà i motivi che lo rendono unico al mondo”.
Prenotazione obbligatoria e info:
Proloco di San Felice Circeo
tel. 0773/547770
cell. 329/9166914
Per approfondimenti sull’archeologia, fondazionemarcellozei.com