Il Parco e la Commedia 2018, il cuore verde di Sabaudia batte più forte

“Il cuore verde di Sabaudia batte anche di notte sempre più forte grazie a Il Parco e la Commedia”. Con queste parole il presidente della Pro Loco Gennaro Di Leva ha salutato l’ultima serata dell’ottava edizione della rassegna dove “il teatro incontra la natura”. Un racconto lungo venti serate (dal 14 luglio al 5 agosto), attraverso ventuno spettacoli, che ha visto coprotagonista un pubblico che ha largamente superato le 10mila presenze. I numeri della rassegna promossa dalla Pro Loco Sabaudia con il sostegno del Parco Nazionale del Circeo e del Comune di Sabaudia e il patrocinio della Provincia di Latina e della UILT- Unione italiana libero teatro parlano chiaro. E un lunghissimo applauso del pubblico presente nella cavea del Parco Nazionale del Circeo a Sabaudia, nella serata conclusiva del 5 agosto, ha accompagnato la chiusura del sipario su una delle realtà più rappresentative e longeve di questo territorio che si rinnova ormai da otto edizioni.

“È stata una lunga maratona, faticosa ma piena di soddisfazioni – ha commentato il direttore artistico Umberto Cappadocia – Una rassegna ricca di nuove compagnie che hanno portato a Sabaudia, con i loro spettacolo, risate, riflessione, commozione e tanto altro. Un evento che senza volerlo, forse in modo istintivo, è stato segnato da un filo rosso, Le Donne. Sì, è stato dedicato a loro, molti gli spettacoli dove l’universo femminile è stato protagonista assoluto, con le sue debolezze e virtù. Cito solo alcuni dei tanti: Le fuggitive, Assolo, le donne del ‘68 in Musica in Blu e tante altre. Il Parco e la Commedia ha chiuso la rassegna con l’esilarante spettacolo Il Caro (E)stinto della Corradini, uno spaccato sulle donne che riversano nella tv le loro ansie, pregi e difetti. Una commedia brillante che, tra sorrisi e risate, ha suggerito più di una riflessione sulla società e le sue regole, spesso spietate. È stata una chiusura di rassegna in grande stile. Tutto questo non può che costringermi, ma con grande piacere, a fare per la nona edizione, un cartellone ancora più  impegnativo e ricco. Questo evento oramai non può più permettersi di sbagliare neanche una serata. Grazie a tutti”.

Donne, i loro racconti e le loro confidenze, come nelle sei protagoniste e le due, altrettanto straordinarie dietro le quinte, che hanno regalato il migliore dei saluti nello spettacolo conclusivo, ma non solo, perché le storie raccontate ne “Il Parco e la Commedia” sono state un grande racconto corale. La sagacia, l’ironia e l’intelligenza sono state il filo conduttore che ha legato realtà, spettacoli, compagnie distanti tra loro per tempo, contenuto, esperienza, consentendo di abbracciare un pubblico vario per età e attese. Una scelta che si rinnova di anno in anno, declinata inequivocabilmente nel segno della partecipazione e della qualità. Dai grandi classici di Eduardo e della tradizione partenopea in cui, nonostante tutto, spunta il “sole all’improvviso” (spettacolo che è stato premiato da una standing ovation), passando per piccoli camei della vita quotidiana propri di ognuno; la poesia di Hikmet così come le risate regalate dalle due compagnie locali: “Napul’è… Na” e “I Coraggiosi”. L’improvvisazione e l’estemporaneità donate dalla compagnia “Fermenti” insieme al loro contenitore di storie, ma anche la delicatezza, scritta in punta di matita, de Gli scherzi di Cechov nella rilettura degli “On Broadway”, la perfezione e professionalità di Giancarlo Loffarelli e dell’ormai quasi quarantennale realtà de “Le Colonne”. E ancora la commuovente, inedita lettura della Grande Guerra offerta dalla Compagnia del Piccolo Borgo Antico Teatro di Vita, realtà tra le più lontane geograficamente presenti nel ricco cartellone, ma così vicina nel dialogo e nello scambio culturale che ha travalicato le scene. I tanti bambini, tutti insieme protagonisti, durante l’appuntamento teatrale a loro dedicato come ogni anno nella pomeridiana. In ultimo, forse tra gli applausi più forti e prolungati che hanno posto il sigillo ad un Assolo vissuto tutto di un fiato, l’Atto unico per una donna dipinto dalla meravigliosa Elisabetta Femiano.

Teatro, racconti, dialoghi, scambi di vedute e sempre nuove aperture, ma anche ambiente, così unito in quel concetto di cultura che più ci appartiene, occasione a cui tendere in un continuo crescendo. Ed ecco le pillole sulle tematiche ambientali e le proposte di visita al Parco, protagoniste nella voce del presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo Gaetano Benedetto, che hanno anticipato alcuni degli spettacoli, perché non è detto che anche le cose più serie e complesse non possano passare attraverso eventi estivi che rimangono all’insegna della leggerezza.

Tante le voci in campo per quella rassegna che è vista ormai dai suoi due principali promotori – Gennaro Di Leva e Umberto Cappadocia –  come una figlia. “Un ringraziamento va a tutte le professionalità che ci hanno aiutato – ha concluso il presidente della Pro Loco Gennaro Di Leva – ai nostri partner senza i quali Il Parco e la Commedia non potrebbe rinnovarsi da otto edizioni, al Comune di Sabaudia, all’Ente Parco Nazionale del Circeo, all’Ufficio Territoriale Biodiversità di Fogliano, al nostro immenso pubblico ed infine, a me sempre vicino, al direttore artistico Umberto Cappadocia. Arrivederci al prossimo anno. Viva Il Parco e la Commedia”.