Abc Latina, il mea culpa di De Stefano sul piano industriale e le bugie di Lessio. Controlli, regole da riscrivere

La commissione Ambiente

“Abc Latina? Il fatto è che manca l’Abc della democrazia”. Parola di Matteo Adinolfi della Lega oggi in commissione Ambiente. Un’adunanza particolarmente attesa sulla scena politico-amministrativa del Comune di Latina iniziata male. I consiglieri di opposizione e tra questi il consigliere Adinolfi non hanno fatto sconti alla giunta del sindaco Damiano Coletta lamentando, ancora una svolta, la comunicazione “unilaterale” che opta alla bisogna (come il caso della conferenza stampa tenuta la scorsa settimana) invece che portare i temi, i documenti, i dati all’attenzione del Consiglio intero nelle sedi istituzionali. Una questione di principio e di metodo dal momento che poi spetta ai consiglieri tutti votare in aula le scelte che riguardano l’azienda speciale Abc.

Oggi in commissione Ambiente era prevista l’audizione del presidente Abc Demetrio De Stefano sul consuntivo del primo semestre 2018, già offerto alla stampa il 31 agosto scorso, e il piano industriale di fatto non ancora definito nonostante i vari annunci. Gli esponenti di opposizione hanno lamentato che alla convocazione della commissione non hanno ricevuto alcuna documentazione. Documentazione (la sola relazione semestrale) inviata dagli uffici ma non pervenuta agli interessati. Un “mistero” tecnologico tutto da capire.

Ad aprire le danze Adinolfi. In aula, tra il pubblico, anche alcuni giovani esponenti della Lega. Il consigliere, oltre a minacciare l’aventino qualora dovesse nuovamente ripetersi la mancata messa a disposizione di documentazione, ha voluto ancora una volta sottolineare il fatto che l’amministrazione comunale ha spinto per l’acquisizione del ramo d’azienda della fallita Latina Ambiente per 840mila euro acquistando di fatto un parco macchine in fin di vita, con mezzi che attenterebbero alla sicurezza dei lavoratori. E poi di nuovo sul fallimento della Latina Ambiente: “Chi l’ha fatta fallire? Di chi è la responsabilità?”. Di seguito il video di parte del suo intervento.

La commissione è andata avanti con l’audizione di De Stefano che ha confermato quando già detto venerdì scorso in conferenza stampa. De Stefano ha affermato che i circa 500mila euro, presi in prestito, spesi per l’acquisizione del ramo d’azienda in aggiunta alla dotazione del Comune di 400mila euro sono stati totalmente ripianati con la liquidità dei canoni pagati dal Comune. Rispetto al ritardo della raccolta differenziata spinta ha detto che ad oggi, 3 settembre, è in ritardo di un solo mese perché era previsto che si iniziasse da Latina Scalo entro l’ultimo quadrimestre 2018. Una verità parziale, perché in base al primo cronoprogramma il porta a porta doveva partire gradualmente sul territorio comunale entro il mese di giugno, ha poi sottolineato il consigliere Alessandro Calvi di Forza Italia. Lo stesso che non ha digerito l’ennesima scusante sul ritardo della revisione del piano industriale.

Il presidente del consiglio di amministrazione ha ammesso una sua leggerezza, ovvero di aver dichiarato che entro aprile ci sarebbe stata la revisione del piano industriale: “Pensavo di riuscirlo a fare io insieme al direttore generale Michele Bernardini, invece siamo stati occupati a risolvere le continue emergenze e alla fine abbiamo deciso di affidare un incarico alla società Contarina, una delle società del settore più apprezzate a livello nazionale…”. Ebbene, come è andata a finire? Che il piano proposto dalla Contarina deve essere adeguato su Latina, ovvero in base a quelle che saranno le indicazioni di Abc. De Stefano ha detto che quello proposto da Contarina è un piano industriale che prevede l’avvio del porta a porta su tutto il territorio comunale, incompatibile con la realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è che l’Abc non ha potuto contare sul mutuo di 12 milioni di euro da parte della Cassa depositi e prestiti. Oggi, venerdì scorso, e nelle altre adunanze di commissione e di Consiglio, l’amministrazione comunale, l’assessore al ramo Roberto Lessio e lo stesso De Stefano, che lo ha ribadito nell’odierna commissione, hanno sempre dichiarato che non è stato possibile accedere al mutuo programmato perché la policy della Cassa depositi e prestiti nel frattempo è cambiata ed ha previsto la presentazione di almeno due bilanci approvati, cosa impossibile per l’Abc essendo nata nell’ultimo trimestre 2017. Una verità smentita dalla consigliera Nicoletta Zuliani, subito dopo un breve battibecco tra Adinolfi e il presidente della commissione Ambiente Dario Bellini (guarda il video seguente).

Nel suo intervento, Zuliani del Partito democratico (guarda il video seguente) ha attaccato duramente Lessio fino a chiedere le sue dimissioni per “false dichiarazioni”. “Il male di tutti i mali di questa creaturina di Abc, che io voglio che vada bene perché se va male pagheranno i cittadini, è il mancato mutuo. Ebbene Lessio, lei ha mentito. La colpa non è della Cassa depositi e prestiti, non è vero che è cambiata la policy, la regola per il mutuo esisteva dal 1995. Ci avete detto una bugia o non lo sapevate. In entrambi i casi è gravissimo e ne vale le sue dimissioni, assessore”. Zuliani entra nel merito anche della corrispondenza tra gli uffici del Comune e l’Abc, ottenuta attraverso accesso agli atti, utile a comprendere le difficoltà di gestione del contratto aziendale.

Dura anche l’intervento di Giovanna Miele (Forza Italia): “Assessore – ha detto rivolgendosi a Lessio – lei crede che oggi sta dando un servizio alla città? La verità è che qui non funziona niente. E la cosa peggiore di tutte è che non si mette mai in discussione né prende in considerazione l’idea di fare un passo indietro. Lei ha dichiarato in Consiglio comunale di non volersi infilare nella questione della Latina Ambiente e lei se ne assumerà la responsabilità. Ci sono state delle dimissioni. Lei lo sa perché il dirigente del servizio Ambiente si è dimesso?”. Alla domanda Lessio ha risposto di no. Un invito a nozze per Miele: “se non lo sa è gravissimo”.

Durante la commissione si è parlato appunto anche delle dimissioni del dirigente Sergio Cappucci e Lessio ha anticipato che sarà sostituito con un altro dirigente ad interim prima di procedere ad una nuova selezione.

L’assessore Giulia Caprì, con delega alle partecipate, ha confermato che l’Abc tornerà presto in Consiglio per la modifica degli atti già approvati, statuto e contratto, per il piano industriale e per l’approvazione del bilancio di previsione entro il 15 ottobre. Ma l’intervento di Caprì è stato utile a capire come si è posta l’amministrazione comunale difronte alle difficoltà sorte tra gli uffici comunali, i direttori dell’esecuzione di contratto e l’Abc. Difficoltà – la prima volta apertamente ammesse da parte di un componente della giunta – che come è noto sono alla base del braccio di ferro per la liquidazione del canoni che il Comune deve all’azienda speciale per il servizio prestato. Da un lato la richiesta di documentazione attestante la prestazione, dall’altra la necessità dell’Abc di operare in maniera più snella. Caprì ha detto di avere avuto più incontri con le diverse parti al fine di superare lo stallo. Da qui la modifica concordata dell’approccio ai controlli. “E’ stato predisposto un format per la richiesta di documenti all’Abc e l’Abc si è impegnata a fornirli”. Tutto ciò comporterà una revisione del contratto che ora si basa sulla “misura” e in futuro sul “corpo”. Cosa significa? Che l’Abc dovrà dimostrare, documenti alla mano, di aver raggiunto l’obiettivo e non come. Una soluzione in divenire che lascia perplessi perché conferma che fino ad oggi, per come è stata progettata l’azienda speciale, non si è arrivati neanche all’Abc dei controlli. E meno male che l’azienda per i rifiuti di Latina doveva essere garantita da otto livelli di controllo.

Oggi, 3 settembre, la differenziata avrebbe dovuto raggiungere il 35-40%. A luglio era al 25. La colpa? Un calcolo sbagliato, basato su una foto non corrispondente alla realtà dei fatti. “Si doveva partire con il 29%, invece a gennaio eravamo intorno al 19%”, ha dichiarato De Stefano.

Di seguito, nel video, uno degli interventi conclusivi della commissione di oggi, quello del presidente Dario Bellini.

In definitiva oggi la seduta della commissione è terminata con la promessa, da parte dei rappresentanti della giunta e del cda aziendale, di un ricorso al credito attraverso un avviso – i vertici di Abc hanno chiesto una consulenza alla Bnl – rivolto al mercato del credito, dell’avvio della raccolta differenziata porta a porta a Latina Scalo entro l’ultimo trimestre dell’anno in corso e della copertura dei costi dell’Abc all’interno del piano economico finanziario già approvato con un ricalcolo per il conferimento dei rifiuti presso la Rida Ambiente, in aumento rispetto alle previsioni, che sarà compensato dalle minori spese per l’umido e la riduzione dei preventivati costi di ammortamento degli investimenti.

Le foto della commissione di oggi