Biomasse, la battaglia dell’Isde di Latina: inappropriato definire neutre le emissioni ai fini energetici

Pasquale Milo

Continua la battaglia dell’Isde (Associazione italiana medici per l’ambiente) contro l’utilizzo energetico delle biomasse. Il dottor Pasquale Milo, presidente Isde di Latina, ha partecipato nei giorni scorsi a una conferenza che si è tenuta presso la sala stampa della Camera dei Deputati sulla battaglia dell’associazione contro gli incentivi pubblici per l’utilizzo energetico di biomasse, una scelta ritenuta in contrasto con la tutela di ambiente e salute dei cittadini.

“L’ultimo report del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell’Onu – afferma il dottor Milo – ha ribadito l’urgenza di contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C e che il tempo a disposizione è limitato(circa 30 anni). Numerosi studi hanno dimostrato l’inefficienza energetica e l’alto impatto ambientale del vettore biomassa. Considerare ‘neutre’ le emissioni da combustione di biomasse a fini energetici è inappropriato, fuorviante e pericoloso; esse invece aumentano i livelli già critici d’inquinamento e di conseguenza il riscaldamento globale con i danni ad esso correlati. Le centrali a biomasse, pur avendo una bassa resa energetica(attorno al 25%) rivestono interesse economico rilevante proprio perché sostenute dagli incentivi pubblici per le fonti rinnovabili. Dal punto di vista ambientale per sostenere la produzione di energia da biomasse è necessario deforestare enormi superfici, riducendo la quantità di carbonio stoccata in tali ecosistemi”.

“Dal punto di vista sanitario – prosegue il presidente Isde di latina – sono elevati i costi umani ed economici generati dall’inquinamento ambientale secondario a processi di combustione. Una strategia invece molto più vantaggiosa dal punto di vista economico, ambientale e sanitario è quella dei far crescere le foreste, destinare suolo a colture alimentari, privilegiando tecniche agronomiche che aumentino l’humus, il sequestro di carbonio organico, contrastando di conseguenza il riscaldamento globale. L’Isde Italia ribadisce pertanto l’urgente necessità di eliminare qualunque forma di incentivo all’utilizzo delle combustioni di biomasse per fini energetici e/o industriali. Dovrebbero essere privilegiate ed incentivate strategie per un recupero totale della materia, per la produzione di energia, da vere fonti rinnovabili (solare, eolico, onde e maree) e per la salvaguardia della fertilità del suolo e degli alimenti attraverso il compostaggio aerobico”.

i”L’isde di Latina – conclude Milo – si fa carico di continuare a sensibilizzare le istituzioni della nostra provincia a riflettere su questa criticità ambientale, purtroppo largamente presente nella nostra provincia, non solo di centrali a biomassa, a non permettere la costruzione di nuove centrali, di cui non c’è assoluto bisogno e a controllare in maniera continua il funzionamento di quelle già esistenti”.