Truffe agli anziani, arrestate dalla Squadra Mobile di Latina due donne residenti ad Anzio

Dopo complesse e laboriose indagini condotte da personale della terza sezione della Squadra Mobile di Latina, riguardante il reato di truffa in danno di anziani, gli uomini del vice questore Carmine Mosca, in collaborazione con la stazione di Velletri, oggi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e perquisizioni domiciliari a carico di Rosalba Falchi (classe ’68) ed Emma Di Lorenzo (classe ‘62) entrambe residenti nel comune di Anzio, in quanto gravemente indiziate di essere le autrici di almeno una decina di episodi di truffa in danno di persone non più giovanissime, commessi a Latina e in alcuni comuni dei castelli romani.

Le due presunte truffatrici, secondo gli inquirenti, avrebbero raggirato le vittime facendo credere loro che potevano essere destinatarie di una congrua somma di danaro (fino a 50 mila euro), a fronte dell’adempimento di alcune spese notarili ammontanti ad alcune migliaia di euro, che potevano essere oblate con denaro contante ma anche oggetti in oro e preziosi.

“Le ignare vittime, abilmente raggirate mediante artifizi, effettuavano – spiegano dalla Questura – il pagamento richiesto accecate dal facile guadagno, dando fondo ai propri averi, scoprendo poi in seguito di essere state truffate, cadendo nello sconforto. A seguito dei gravi indizi raccolti dai due uffici investigativi operanti, venivano emessi un decreto di perquisizione domiciliare da parte dell’autorità giudiziaria di Latina ed un’ordinanza di custodia cautelare da parte della Procura della Repubblica di Velletri a carico delle due donne, che venivano sottoposte agli arresti domiciliari”.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti oggetti in oro occultati in alcuni capi di biancheria ed un telefono cellulare ancora imballato, probabile provento della truffa contestata, e capi di abbigliamento, identici a quelli indossati a Latina come descritti da alcune delle vittime.

Oltre alle due donne è stato indagato un 41enne, coniuge albanese di Falchi, in quanto indiziato di concorrere nell’occultamento del bottino, presso una separata abitazione ricadente nel comune di Anzio.

“Preme sollecitare la collaborazione della cittadinanza – comunicano dalla Questura” , al fine di contrastare tale tipo di reato, segnalando tempestivamente alle forze dell’ordine qualsiasi comportamento sospetto o inusuale, ricordando nel contempo di adottare alcune semplici precauzioni, quali: Non far entrare in casa sconosciuti; Non cedere alla prospettazione di facili guadagni; Non consegnare denaro o preziosi nelle mani di persone sconosciute, in quanto pagamenti genuini ed atti legali, non prevedono tale modalità di corresponsione; Tenersi aggiornati mediante la consultazione della stampa o dei media sulle modalità di attuazione di questo tipo di reati, al fine di riconoscere qualsiasi tentativo di truffa”.