Desirée, il Riesame annulla l’accusa di omicidio per due degli arrestati

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Il Tribunale del Riesame ha inferto un duro colpo all’inchiesta della Procura di Roma sulla morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina trovata cadavere il 18 ottobre scorso all’interno dello stabile abbandonato di via dei Lucani 22, nel quartiere San Lorenzo della capitale: annullata l’accusa di omicidio volontario per il nigeriano Chima Alinno e il senegalese Brian Minthe, due degli arrestati per la morte della giovane.

Il Tribunale della Libertà, accogliendo le istanze delle difesa, ha inoltre derubricato l’accusa di violenza sessuale di gruppo in abuso sessuale aggravato dalla minore età della vittima e riconosciuto il reato di spaccio per entrambi. I due restano quindi in carcere.

Per domani è prevista l’udienza del Riesame per il senegalese Mamadou Gara, il terzo arrestato nell’ambito delle indagini per al morte della 17enne avvenuta in un’area occupata nel quartiere San Lorenzo di Roma. Sempre domani è previsto l’interrogatorio di garanzia dell’ultimo arrestato, un pusher italiano che avrebbe ceduto la dose letale per Desirée. Per Yusif Salia del Gambia arrestato a Foggia con 11 chili di droga, l’accusa di omicidio era stata stralciata.