Latina, strade “manomesse” per la fibra ottica. In question time l’interrogazione di Tiero

Raimondo Tiero

Strade dissestate a Latina. E non è colpa soltanto delle buche. A peggiorare le condizioni del manto stradale sono una serie di “manomissioni” di quasi tutte le sedi stradali del capoluogo a causa dei lavori eseguiti per la messa in opera dei cavi della fibra ottica. Lo afferma il consigliere comunale Raimondo Tiero in un’interrogazione che sarà presentata nel corso del question time del 22 novembre, con inizio alle 9.30. Chiamato a rispondere l’assessore ai lavori pubblici Emilio Ranieri.

Il consigliere usa il termine “manomissioni”, sottolineando che è quello utilizzato negli atti del Comune di Latina relativamente ai lavori svolti dalla ditta incaricata per la posa dei cavi sin dallo scorso autunno: tagli di 10 centimetri di profondità, longitudinali e trasversali.

La ditta – secondo la ricostruzione di Tiero – viene autorizzata di volta in volta ad eseguire i lavori in una determinata area entro un termine di 60 giorni, ma trascorsi i due mesi sulle strade interessate dall’intervento non risultano eseguiti i lavori di ripristino dello stato dei luoghi con qualche rara eccezione del centro storico.

In base alle informazioni acquisite dal consigliere, anche in sede di commissione consiliare ai Lavori pubblici, non risulterebbe alcuna stipula di convenzione tra il Comune e la ditta in questione tale per cui il primo possa imporre alla seconda un adeguato ristoro a favore della cittadinanza che subisce il danno delle strade rotte.

Per il consigliere la questione non è soltanto relegata al decoro urbano compromesso per via delle strade sventrate ma le stesse costituiscono anche un pericolo per la pubblica incolumità.

E poiché i lavori rientrano in un’operazione commerciale, per la quale il privato riceverà degli utili attraverso l’acquisizione di nuovi contratti o il miglioramento di quelli esistenti, Tiero chiede di sapere se l’amministrazione comunale si sia attivata per la stipula di una convenzione volta a regolare i rapporti giuridici ed economici con la ditta ed eventualmente quale tipo di ristoro è previsto, se sia stato previsto che lo scavo, sino al suo completo ripristino, sia da considerarsi occupazione di suolo pubblico e chi del personale comunale sia stato incaricato alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte e delle tempistiche previste negli atti autorizzativi.

Chiede inoltre di sapere se siano state contestate violazioni rispetto alle prescrizioni e alle tempistiche previste nelle autorizzazioni e se le ditte sub-appaltatrici in campo vengano regolarmente pagate.