Opere pubbliche, studio Ance rivela taglio record di investimenti a Latina: 270 milioni di euro in meno in dieci anni

Un codice degli appalti che consenta alle imprese e alle amministrazioni pubbliche di lavorare serenamente con regole certe che siano di supporto ed elemento di garanzia e non ostativo per gli operatori del mondo economico e i dirigenti degli enti pubblici. Si è parlato di questo ieri pomeriggio nel corso del convegno organizzato da Ance Latina proprio sulla materia relativa al codice degli appalti e alle novità che il Governo ha introdotto, o si appresta probabilmente ad introdurre alle luce del confronto in atto dal mese di agosto, nel tentativo di rilanciare gli investimenti. Il seminario, moderato e coordinato dal presidente di Ance Latina Pierantonio Palluzzi, è servito grazie agli interventi dei relatori, a fare il punto anche sulla situazione economica che il territorio pontino sta vivendo da dieci anni a questa parte. Un dato su tutti: ammonta a 271 milioni di euro il gap degli investimenti delle sole amministrazioni comunali in provincia di Latina nel periodo che va dal 2008 al 2018“Questo numero – ha affermato il presidente di Ance Latina, Pierantonio Palluzzi – non va interpretato perché ha portato a delle conseguenze chiarissime. Negli ultimi dieci anni, questo taglio degli investimenti da parte delle amministrazioni pubbliche che muovono la loro attività esclusivamente intorno alla spesa corrente per carenza di risorse, ha portato alla chiusura di mille imprese e al dimezzamento degli iscritti alla cassa edile con conseguenze drammatiche per l’intero settore: siamo passati da oltre 10mila ai circa 6mila attuali. Non servono forse altri commenti per dire che c’è bisogno di un intervento immediato e di garantire, a questo territorio, una crescita concreta, reale, non più rinviabile”. Questo, secondo quanto emerso dal convegno che si è tenuto all’Hotel Europa di Latina, passa anche attraverso la scrittura di regole certe come appunto il nuovo Codice degli appalti ma anche attraverso la realizzazione di opere indispensabili: “La Roma – Latina – ha ribadito Palluzzi – è senza dubbio la principale. Lo abbiamo detto più volte, lo stiamo ripetendo da mesi anche insieme ad altre associazioni di categoria: il progetto delle Autostrade Pontine, che include come noto anche la bretella Cisterna-Valmontone, è l’unico mezzo attraverso il quale si può scrivere una nuova pagina per questo territorio. Una pagina di sviluppo che porta con sé, per i soli cantieri, 40mila posti di lavoro e 13mila ad opera conclusa”. Le regole certe per le imprese associate ad Ance ma anche per i liberi professionisti che operano nel settore passano anche per gare di appalto economicamente sostenibili così come hanno ricordato i vari interventi dei presidenti degli Ordini professionali e come ha sottolineato lo stesso presidente Palluzzi: “I ribassi nelle gare di appalto pubbliche anche in provincia di Latina devono essere sostenibili anche per salvaguardare la qualità e la durata del servizio reso con i giusti criteri di economicità e l’utilizzo di materiali sempre adeguati e all’altezza del lavoro svolto. Le imprese, tutte le imprese – ha sottolineato Palluzzi -, vogliono e devono fare bene e devono farlo al giusto prezzo con la giusta competitività sempre nel rispetto delle leggi, della trasparenza e dei cittadini”. Il convegno di Ance è stato anche l’occasione per parlare del progetto del nuovo ospedale di Latina che, insieme all’autostrada, è una delle opere di cui negli ultimi mesi si è maggiormente discusso nel capoluogo pontino. Un progetto le cui risorse potrebbero provenire anche dall’intervento di privati.

A portare il loro contributo, tra gli altri, i presidenti degli ordini professionali di architetti, ingegneri, avvocati, geometri e periti industriali che hanno patrocinato l’iniziativa e, dopo l’indirizzo di saluto del presidente di Unindustria Latina Giorgio Klinger, i tecnici di Ance Nazionale e di Unindustria, Romain Bocognani, Francesca Ottavi, Marco Galluzzo oltre all’avvocato amministrativista Toni De Simone.