Latina, il teatro “pubblico” di Di Francia con i lavori in corso. I fondi “rastrellati” per le iniziative culturali del Natale

Altri 70mila euro per rendere agibile il teatro di Latina. E’ la somma impegnata ieri dall’amministrazione comunale nella maxi variazione di bilancio ratificata in Consiglio comunale per manutenzioni e decoro. “A cosa serviranno esattamente questi soldi?”, ha domandato la consigliera Giovanna Miele. “Alla nuova rete di idranti antincendio”, ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici Emilio Ranieri. Un dettaglio che, al di là del positivo pronostico dell’assessore alla Cultura Silvio Di Francia di riaprire il D’Annunzio entro la metà di febbraio 2019, potrebbe ulteriormente allungare i tempi per la chiusura del cantiere, considerando il fatto che a fine dicembre si parla ancora di soldi per i lavori finalizzati all’agibilità e all’autorizzazione necessarie ad alzare nuovamente il sipario in una struttura certificata al 100%, come annunciato già troppe volte senza che ciò avvenisse ricorrendo a provvedimenti in deroga per lo spettacolo di turno.

Ma il D’Annunzio resta comunque al centro della politica culturale di Di Francia che crede fermamente nella funzione pubblica del teatro, che “riguarda l’identità di una città e, senza retorica, la sua anima culturale”. “Per questo ritengo (e ho ritenuto giusto parlarne in Consiglio comunale) utile e necessario – ha ribadito oggi l’assessore – aprire un serio dibattito in città sulla sua natura e, dunque, sulla sua importanza. Un dibattito aperto e il più ‘largo’ possibile. Parafrasando, senza intenzione irriverente, si tratta di rimettere la chiesa al centro del villaggio. In questo caso il D’Annunzio e un domani magari il Cafaro. Soprattutto oggi, quando i nostri sforzi sono concentrati sul fatto di riaverlo un teatro: agibile, sicuro, vivo, frequentato e, se possibile, importante”.

Ieri in Consiglio l’assessore Di Francia ha relazionato sulla delibera di variazione di bilancio che ha consentito la realizzazione delle iniziative del Natale 2018, per un importo complessivo di 125.485 euro di cui soltanto 10.485 provenienti da contributo regionale. Per il resto si è raschiato il fondo: “40mila dalle spese di ufficio – ha puntualizzato nel suo intervento la consigliera Nicoletta Zuliani – 30mila da interessi passivi, 14mila dall’indennità di presidenza del consiglio, 4mila dal turismo; 6mila dal Suap, 18mila da registrazione sentenze”. Un sacrificio che forse ne è valso la pena a giudicare dall’apprezzamento degli eventi già svolti e di quelli ancora in calendario giunti ieri sera in aula. “Abbiamo voluto organizzare più cose, coinvolgendo più associazioni, in più parti della città, borghi compresi, anziché concentrare il tutto in un mega evento”, ha dichiarato l’assessore Di Francia.