Equo compenso, il Consiglio regionale approva la proposta di legge Mattia-La Penna

Il consigliere regionale Salvatore La Penna

Porta il nome del consigliere regionale pontino Salvatore La Penna la proposta di legge sull’equo compenso approvata oggi all’unanimità del Consiglio regionale del Lazio.

Il testo, presentato dalla dem Eleonora Mattia, e sottoscritta dall’esponente pontino del Partito democratico, ha per titolo “Disposizioni in materia di equo compenso e di tutela delle prestazioni professionali”. Uno strumento normativo volto all’istituzione appunto dell’equo compenso per i professionisti, alla valorizzazione delle attività professionali e al contrasto dell’evasione fiscale.

“Una Legge che – spiega La Penna – nei limiti delle competenze regionali, introduce misure atte a garantire un giusto compenso per le prestazioni professionali svolte da professionisti incaricati  dalla Regione,  delle sue società controllate e dagli enti strumentali e a contrastare l’inserimento di clausole vessatorie. Troppo spesso i professionisti, pur di lavorare, hanno subito esasperanti concorrenze al ribasso, con svilimento della propria professionalità e a discapito della qualità della prestazione professionale erogata. Negli ultimi 10 anni i redditi dei liberi professionisti sono calati di circa il 20%, con grande difficoltà di inserimento e di realizzazione soprattutto da parte delle donne e dei giovani professionisti; ciò è stato determinato in parte dalla pesante crisi economica,  ma a tale flessione ha contribuito altresì la diffusa tendenza della Pubblica Amministrazione ad affidare incarichi al ribasso. Cattiva prassi che non è venuta ancora meno in tanti enti pubblici nonostante gli interventi legislativi a livello nazionale”.

“Nel Lazio, fra i primi in Italia – afferma con orgoglio il consigliere pontino di maggioranza -, abbiamo fatto la scelta importante di interrompere questa cattiva pratica, inserendo misure innovative, prevedendo, ad esempio,  che i compensi professionali siano determinati sulla base dei parametri stabiliti dai decreti ministeriali per le specifiche professionalità, o che, per quanto riguarda le professioni non ordinistiche, i compensi siano proporzionato alla quantità, alla qualità e al contenuto delle prestazioni; inoltre abbiamo affermato il principio che, per le prestazioni professionali svolte su incarico della pubblica amministrazione, la chiusura delle procedure tecnico-amministrative sia subordinata all’approvazione degli atti relativi al pagamento delle spettanze dei professionisti. La legge è stata costruita con un confronto aperto a tutte le categorie professionali che ringraziamo sentitamente per il contributo fattivo, così come tutte le colleghe e i colleghi delle diverse forze politiche che hanno partecipato attivamente ed in maniera propositiva e collaborativa ai lavori in commissione ed in aula. Un ringraziamento speciale ed un plauso alla Presidente della IX Commissione  Eleonora Mattia sia per il lavoro fondamentale svolto in sede di elaborazione e di stesura della proposta, che per il modo in cui ha presieduto i lavori della Commissione”.